Tenendo conto che sono state date delle false informazioni su tematiche già chiarite in precedenza e creando ad arte delle false illazioni sulla riapertura dell’ospedale di Anagni volevo rendere ulteriormente chiaro il concetto.
Considerando che il presidente della regione Francesco Rocca ha preso un impegno formale, tenendo conto dei colloqui precedentemente avuti con il Sindaco e con il sottoscritto in Regione, garantendo la riapertura di un PPI(punto di primo intervento) con medici ospedalieri specialisti in medicina d’urgenza e la riapertura di un polo oncologico (la lettera è agli atti del Comune).
Tale decisione è stata formalizzata a seguito di un attento studio eseguito dalla sua segreteria, basandosi sulla necessità, visto l’elevato numero di pazienti curati in sedi esterne alla provincia, al fine di dare ai cittadini dell’area nord una sanità più decorosa.
A tal proposito è assurdo raggirare le parole del presidente della regione considerando che si tratta dell’unica persona che negli ultimi dieci anni sta cercando di ridare una dignità all’ormai ex ospedale di Anagni.
Io sono fermamente convinto che ciò che ha detto il Presidente Francesco Rocca vedrà la luce a breve.
Voglio quindi rendere consapevoli che è impossibile risolvere in pochi mesi problematiche persistenti da anni sul territorio, questa è pura demagogia.
Siamo aperti ad un confronto valutando proposte e non critiche senza nessun costrutto.
Sul problema reparto ambulatorio o polo oncologico si sta facendo un discorso di lana caprina, ricordo a tutti che l’Ospedale di Frosinone non ha un “reparto oncologico” ed è l’ospedale principale della provincia di Frosinone, ma solo ambulatori e Day Hospital, stessa cosa che si sta cercando di creare ad Anagni.
Su tutta la provincia di Frosinone ci sono dieci posti letto per l’oncologia presso ospedale di Sora con otto medici oncologi.
Ho spiegato all’ultimo consiglio comunale come ci stiamo muovendo per cercare di migliorare il servizio sanitario presso ex Ospedale di Anagni. Io mi ritengo soddisfatto, considerati i passi avanti fatti in cosi breve tempo.
Ribadisco che siamo comunque pronti ad accogliere proposte concrete da chi pensa si possa fare di meglio in tre mesi.
Sono stato criticato anche per aver affermato che una delle soluzioni a cui stiamo lavorando è la compartecipazione pubblico-privato, in quel caso con apertura di un nuovo ospedale posizionato in area più congrua, questo non significa far guadagnare il privato, che avrà giustamente il suo guadagno, ma significa riaprire un ospedale con pronto soccorso e reparti di degenza e quindi un grande beneficio per i cittadini tutti .
articolo a cura del dott. Antonio Necci, consigliere comunale di Anagni con delega alla Sanità