Tutti in cammino, questa sera – 20 novembre 2023 – per rendere omaggio alla giovane Giulia Cecchettin e a tutte le vittime della violenza e per dire “basta” ai femminicidi e alla violenza di genere; ad organizzare l’iniziativa, il centro antiviolenza di Fiuggi “Fammi rinascere”. Molti i rappresentanti istituzionali e delle associazioni che hanno aderito.
“Il patriarcato ci ammazza ogni giorno, non è possibile che ogni tre giorni ci sia un femminicidio e le istituzioni che fanno? Stanno a guardare complici di perpetrare una cultura del possesso – si legge in una nota del centro antiviolenza “Fammi rinascere” – l’Italia è uno dei pochi paesi in Europa in cui l’educazione sessuale ed affettiva non è obbligatoria nelle scuole vogliamo che educhiate i vostri figli perché siamo stufe di doverci proteggere!
Noi non vogliamo avere paura, per questo ci riprendiamo le strade perché non siamo sole, siamo marea che si diffonde se non per amore, per rabbia! Non una di meno!”.
La passeggiata partirà alle ore 21.00 dall’ex campo sportivo di Frosinone, oggi Parco Matusa, ed arriverà a Piazzale De Mattheis: “porta con te un drappo, nastro rosso e indossalo sul tuo braccio sinistro – scrive la presidente del centro antiviolenza Micaela Sevi su Facebook – arriveremo a De Mattheis e ci fermeremo il tempo di ricordare Giulia e poi in silenzio andremo via!“.
All’iniziativa prenderà parte anche la consulta delle Elette della Provincia di Frosinone: “all’indomani dell’ennesimo femminicidio – scrivono Eleonora Campoli, presidente della Consulta, ed Angela Mancini, vicepresidente, in una nota inviata a questa redazione – scendere in piazza è un dovere civico e morale, quasi un imperativo in un anno che ha registrato ad oggi già 105 femminicidi. I dati sono a dir poco preoccuparti e le istituzioni tutte devono attivarsi per fare in modo che qualcosa cambi concretamente nella cultura e nella socialità di ognuno di noi: lotta agli stereotipi di genere, prevenzione e sensibilizzazione sul tema della parità ed educazione alla non violenza fin dalla più tenera età. Quindi inserimento dell’ educazione all affettività e alla sessualità, tra le materie curricolari. Più misure di sostegno ai centri antiviolenza e implementazione dei servizi rivolti alle donne nell’ ambito socio- sanitario. Vogliamo che Giulia sia davvero l ‘ultima vittima e dobbiamo lavorare tutti in maniera coordinata e in direzione univoca per fare sì che ciò accada. L’invito è a tutte le amministratrici e gli amministratori del territorio a partecipare alla marcia di questa sera… Per Giulia, ma non solo… Per tutte le donne che hanno subito e subiscono soprusi, ingiustizie e violenze fisiche e psicologiche. Questa sera Frosinone come tante altre città darà un segnale forte: diciamo Basta Femminicidi e diciamolo tutti insieme!”.