Il sindaco Daniele Natalia replica alla nota del segretario dem Egidio Proietti relativa alla questione del campo sportivo: «Spiace dover replicare in modo non cordiale all’amico, collega, avvocato Egidio Proietti che, suo malgrado, deve incarnare il personaggio politico con pungente sarcasmo, dimenticando però che ciò che interessa alla città, alla fine, è il risultato positivo delle azioni amministrative. Per andare subito al punto, questa Amministrazione è convinta e rivendica la legittima scelta di dotare la città di un impianto sportivo moderno, che permetta non solo di affrontare al meglio le attività calcistiche, ma che possa anche essere sicuro centro di sviluppo per eventi e manifestazioni».
Prosegue poi l’affondo di Natalia: «Fermo quanto detto, non mi esimo dal rispondere alle questioni di natura tecnica sollevate dal segretario del PD che, però, farebbe bene, vista anche la sua professione, ad approfondire gli argomenti dal punto di vista giuridico prima di additare colpe a destra ed a manca. La normativa non prevede, allo stato attuale, l’incompatibilità di partecipazione ad una “procedura aperta” da parte di chi ha contenziosi pregressi con il Comune; nel nostro caso oltretutto l’espletamento della gara è stato integralmente delegato alla Centrale Unica di Committenza (C.U.C.) provinciale e, pertanto, le verifiche effettuate dalla stessa, che hanno validato la correttezza del percorso intrapreso, sono conferma di quanto detto. Se invece dal piano strettamente formale, che come visto è corretto, volessimo fare una valutazione di mera opportunità, vorrei ricordare ad Egidio Proietti che la precedente amministrazione, nella quale lui ricopriva il ruolo di capogruppo del PD in Consiglio Comunale, ha affidato appalti per lavori pubblici a ditte che, direttamente o indirettamente, avevano collegamenti familiari con società in contenzioso e per le quali la medesima amministrazione ha ratificato importanti transazioni».
Tirando poi le somme Daniele Natalia conclude: «Invito il segretario del PD Proietti – pur comprendendo il suo arduo compito di “voce” dell’opposizione – ad essere maggiormente collaborativo, magari proponendo qualcosa da fare ed evitando di denigrare ciò che, con o senza la volontà sua e del partito che rappresenta, sarà portato a termine in breve tempo a vantaggio della comunità».