di Giorgio Stirpe
E’ iniziato con la partita più difficile in assoluto il nuovo corso del Frosinone targato Leandro Greco. Il destino ha voluto che il neo allenatore giallazzurro si ritrovasse di fronte il Pisa allenato da Pippo Inzaghi, capolista del campionato, arrivato allo Stirpe in grande forma fisica e psicologica, forte di un inizio di stagione che neanche in Toscana si aspettavano.
Lo 0-0 maturato al termine dei 95’ è da prendere in maniera molto positiva e la gioia sprigionata dai calciatori al triplice fischio, così come gli applausi raccolti da tutto lo stadio, ne è stata la conferma. Un pareggio che ha avuto lo stesso sapore di una vittoria perché conquistato dopo una partita intera disputata in inferiorità numerica.
C’era curiosità per vedere lo schieramento che Greco avrebbe proposto in questa sfida: c’è stato poco tempo per lavorare e sperimentare qualcosa di nuovo, motivo per il quale l’ex calciatore della Roma ha cambiato il minimo in difesa, rafforzando il centrocampo, scegliendo un assetto meno offensivo, con la sorpresa Cichero di punta affiancato da Ghedjemis. In generale una squadra più coperta e compatta, schierata in campo con il 5-3-2, nel chiaro intento di provare prima a non prenderle per poi offendere.
“L’unica colpa che abbiamo è amare i nostri colori”: con questo striscione si è presentata la Curva Nord ad inizio partita, in risposta a chi ha definito i tifosi corresponsabili della situazione che si è venuta a creare in queste settimane.
Il neo tecnico canarino non avrebbe mai immaginato di iniziare la partita e vedere, dopo neanche 5’ sventolare il cartellino rosso sotto il naso di Cichero (esordio allo Stirpe da titolare da dimenticare il suo), intervenuto in maniera così scomposta e inutile sul portiere Semper, da indurre l’arbitro Guia a mandarlo sotto la doccia. Probabilmente una delle espulsioni (apparsa comunque esagerata) più veloci della storia e Frosinone in dieci praticamente per tutta la partita.
L’inferiorità numerica, per tutto il primo tempo, non si è fatta sentire: il Frosinone ha infatti concesso davvero poco spazio alla manovra d’attacco del Pisa (una sola parata di Cerofolini su un tiro dalla distanza al 28’), senza mai rintanarsi in difesa, provando invece, con costanza, a ribaltare l’azione velocemente per arrivare dalle parti di Semper.
L’inizio di ripresa ha visto il Frosinone addirittura mettere alle corde il Pisa creando un paio di opportunità, non chiarissime, ma che hanno comunque messo in apprensione la capolista. Greco, molto attivo in panchina, e spesso nervoso nei confronti del quarto uomo, ha lasciato negli spogliatoi Ghedjemis, sostituendolo con Kvernadze. Un’occasione, importante, i giallazzurri l’hanno costruita al 59’ mandando al tiro da ottima posizione Gelli, ma il centrocampista ha calciato male tra le braccia di Semper.
Il primo brivido sulle spalle dei giallazzurri è corso al minuto 64’ sul colpo di testa di Canestrelli che si è infranto sul palo. Poi, al 70’, è stato Bonfanti a calciatore tra le braccia di Cerofolini al termine di una bella trama neroazzurra.
Ma il Frosinone non ha mai abbassato la tensione e Gelli, al 81’, ha sfiorato l’incrocio dei pali con un bel colpo di testa in piena area di rigore.
Ultima grande paura al minuto 94 per la punizione del limite che, Vignato, ha mandato sulla barriera. Poi il triplice fischio e l’esplosione di gioia.
LE PAROLE DELL’ALLENATORE DEL FROSINONE LEANDRO GRECO
Faccio i complimenti ai ragazzi, abbiamo cercato di stimolare qualcosa che hanno dentro, per le loro qualità tecniche e morali hanno fatto meno rispetto alle loro potenzialità. E’ un piccolo passettino, ma lo standard di prestazione di oggi è quello da dove non dobbiamo più scendere. Ho avuto tanti colloqui con i ragazzi per cercare di capire le ambizioni personali di ciascuno, quello che ho detto loro è che per raggiungere gli obiettivi bisogna però agire di squadra. Bravo Kvernadze nel ruolo di attaccante. Alla squadra ho espresso il mio orgoglio e ho ringraziato i ragazzi per quello che hanno dato in campo, dobbiamo mantenere il livello visto oggi, non sarà semplice ma ci proveremo. Bisogna lavorare su tutto, occorre migliorare in ogni reparto, mi è piaciuta la mentalità della squadra, è su queste basi che si riparte.
LE PAROLE DELL’ALLENATORE DEL PISA FILIPPO INZAGHI
Dovevamo fare di più in superiorità numerica, avere più pazienza, loro si sono chiusi e non era facile trovare lo spazio giusto, c’è rammarico, dovevamo portare a casa i tre punti, guardiamo avanti. I sostituti sono entrati bene, occorreva essere più decisi e avere cattiveria. Recriminare non conta, siamo comunque primi in classifica, mercoledì giochiamo in casa e dobbiamo fare una grande partita. Tramoni doveva essere in campo ma avuto qualche problemino in riscaldamento e l’ho tenuto fuori.