Un caso inizialmente archiviato come morte naturale
Il decesso di Giovanni ‘Giampaolo’ Tiberia, noto panettiere di Ceccano, in provincia di Frosinone, sembrava essere dovuto a cause naturali. L’uomo è stato ritrovato senza vita all’interno del forno di famiglia e, in un primo momento, i soccorritori del 118 non avevano rilevato segni sospetti, ipotizzando un malore improvviso. Di conseguenza, la salma era stata restituita ai familiari per l’organizzazione delle esequie, previste nella chiesa del Sacro Cuore di Ceccano.
Dietrofront della Procura: disposto il sequestro della salma
A sorpresa, nella serata di martedì, la Procura di Frosinone ha deciso di sequestrare la salma e aprire un’indagine per omicidio colposo. La decisione è giunta in seguito ad alcuni elementi che hanno destato perplessità negli inquirenti. Di conseguenza, è stato nominato un medico legale, cui è stato affidato l’incarico di eseguire l’autopsia per chiarire le reali cause della morte del panettiere.
Le indagini in corso: omicidio colposo o tragico incidente?
Gli investigatori, coordinati dalla Procura di Frosinone, mantengono il massimo riserbo sui dettagli che hanno portato alla riapertura del caso. Si ipotizza che gli accertamenti siano stati disposti per escludere la possibilità di un’intossicazione o un avvelenamento accidentale, anche se sul corpo dell’uomo non sarebbero stati riscontrati segni evidenti di violenza o colluttazione.
Le autorità stanno vagliando ogni possibile scenario, mentre la comunità di Ceccano attende con ansia l’esito dell’autopsia per comprendere cosa sia realmente accaduto a Giovanni Tiberia.