Riportiamo di seguito, integralmente e senza modifiche, le parole dell’avv. Luca Santovincenzo, presidente del comitato di quartiere Cerere di Anagni, ringraziandolo per aver voluto condividerle con la nostra redazione e con i nostri lettori:
“Dobbiamo superare la visione miope di un centro storico aperto al traffico e che si trasforma in un parcheggio perché la sua funzione è un’altra”: sentire che finalmente si è compreso tutto ciò non può che far piacere, specie a quelli che, come noi, spingono da sempre in questa direzione. E’ un ripensamento significativo che lascia ben sperare per il futuro.
Spiace tuttavia rilevare che ancora mancano le necessarie misure dirette a disincentivare l’utilizzo del Corso come via di comunicazione, anche perché dirottare il traffico sulla strettissima Via Dante penalizza gli abitanti di quella zona e riserva a Piazza Cavour il ruolo marginale di parcheggio del Duomo.
E spiace ancor più constatare che, mentre l’Amministrazione favorisce e pubblicizza con entusiasmo le iniziative private delle attività della parte alta della Città, la stessa ha evidentemente deciso di ignorare le richieste e i progetti delle attività operanti dalla “veduta” fino a Porta Cerere.
Parliamo della richiesta di inversione del senso di marcia da Porta Cerere a Largo Zegretti e dell’istanza di ZTL nel Quartiere Cerere dalle 18 alle 24 per il mese di luglio ormai trascorso.
La prima è stata rigettata senza motivo per far posto ad una misura alternativa preannunciata dal Sindaco fin da maggio, ma a tutt’oggi di difficile comprensione e nessun effetto pratico, peraltro stranamente tenuta nascosta dagli uffici stampa dei nostri amministratori.
La seconda era sostenuta dall’esperienza positiva dello scorso anno, ma è stata immotivatamente ignorata dall’Amministrazione che aveva preteso un atto formale per procedere.
Erano richieste motivate, foriere di benefici e prive di oneri per la collettività, sostenute da molte Associazioni ambientaliste, dalla pressoché totalità delle attività operanti nella zona, ma anche dai residenti, da diversi professionisti e da comunità importanti come la Parrocchia S.Andrea, l’Oratorio S.Paolo e Casa Barnekow.
Non c’era nessuna ragione di ignorarle, eppure così è stato e così facendo si penalizza ingiustamente gran parte del centro storico. Da parte nostra, sia chiaro, c’è e ci sarà sempre il massimo rispetto dei ruoli e delle Istituzioni.
Proprio per questo, nonostante le tante promesse disattese, non vogliamo pensare che alla base di ciò ci sia qualche forma di discriminazione o favoritismo, a maggior ragione adesso che si proclama pubblicamente l’acquisita consapevolezza circa la “miopia” delle decisioni passate.
E proprio per questo, confidando nelle Istituzioni ed in chi ci rappresenta, chiediamo di ricevere un chiarimento.