In data odierna, a seguito sia di attivazione da parte della Divisione SIRENE sia del supporto dell’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza presso il citato paese d’oltralpe, l’autorità di Polizia Giudiziaria francese della città di Lille procedeva all’arresto del 53enne cittadino italiano FERRARELLI Marco (08/08/1967), ricercato dalle autorità italiane per sottrazione e trattenimento all’estero di minore (art. 574 bis cp).
Costui era infatti destinatario di un Mandato di Arresto Europeo che il GIP presso il Tribunale di Frosinone aveva emesso in data 2 dicembre 2020 a seguito di articolate e prolungate indagini condotte, nel corso degli anni, da parte della Squadra Mobile della Questura di Frosinone al fine di dare esecuzione ad una sentenza di condanna non definitiva a scontare una pena di 3 anni di reclusione, formulata in data 20 novembre 2019 sempre dall’anzidetto Tribunale per il richiamato reato.
Nel 2011, il predetto, nell’apprendere che il Tribunale dei minorenni di Roma lo aveva privato della responsabilità genitoriale (patria potestà) in esito alla denuncia di maltrattamenti prodotta dalla moglie per via delle ripetute vessazioni subite, era fuggito all’estero con il proprio figlio minorenne, dopo averlo prelevato direttamente all’uscita di scuola, e si era recato dapprima in Venezuela, poi in Spagna (isole Canarie) e successivamente in Francia. Qui prendeva stabile dimora nella città di Seclin, comune francese situato nel dipartimento del Nord nella regione dell’Alta Francia.
Successivamente all’emissione della richiamata sentenza di condanna, l’inserimento del nominativo del latitante nel Sistema di Informazione Schengen quale persona da localizzare, effettuato all’esito delle indagini della Squadra Mobile della Questura di Frosinone ai sensi dell’art. 34 SIS, premetteva alle autorità francesi di localizzarlo sul territorio nazionale e di comunicare l’esatto indirizzo di dimora alle competenti autorità di polizia italiane che, dopo gli opportuni riscontri investigativi, provvedevano a richiedere all’AG procedente l’emissione del relativo mandato di arresto europeo.
Il susseguente coordinamento operativo tra la Questura di Frosinone e i richiamati uffici del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia permetteva, quindi, di dare esecuzione al citato mandato e di assicurare alla giustizia il fuggitivo.
Il minore, invece, è stato affidato ai competenti servizi assistenziali in attesa della definizione delle modalità del suo rimpatrio.
Da ultimo, si evidenzia come la madre avesse avviato la parallela procedura per il rimpatrio del minore secondo la Convenzione dell’AIA.