Questa mattina, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sora hanno dato esecuzione a due ordinanze di Custodia Cautelare emesse dai GIP del Tribunale per i Minorenni di Roma e del Tribunale di Cassino, a carico di un 17enne ed un 20enne, entrambi della provincia di Frosinone, responsabili di una efferata serie di delitti tra furti e rapine, lo scorso 6 dicembre, nella città di Sora.
Le indagini sono partite dall’arresto nella flagranza di reato del ventenne, noto alle forze dell’ordine come “lo Struzzo”, il quale era stato bloccato nella flagranza dei un furto di una Renault Megane nella notte tra il 6 ed il 7 dicembre scorso che la proprietaria, una 26enne di Sora, aveva parcheggiato sotto casa in centro città. Il malfattore, nel tentativo di fuga dai Carabinieri della Stazione di Sora che l’avevano intercettata, aveva perso il controllo della vettura finendo la propria corsa a margine della strada. “Lo Struzzo” era stato bloccato dai militari che avevano percepito che un altro complice era riuscito a darsi alla fuga.
Le indagini che ne erano scaturite sono riuscite e mettere in relazione la presenza dei due soggetti con altri fatti cruenti verificatisi la sera prima. Uno di questi, era la tentata rapina in danno di uno studio di grafica pubblicitaria in cui, alle ore 18 circa, due giovani, uno armato di coltello e l’altro di pistola erano entrati all’interno del negozio/studio ed avevano intimato al titolare la consegna del denaro e del telefono cellulare. Il commerciante, un 58enne di Arce residente a Sora, aveva trovato il coraggio di affrontare i due malfattori, facendoli arretrare fino all’uscita e chiudendosi all’interno, mettendoli in fuga con la richiesta di soccorso alle Forze dell’Ordine. Poco dopo e, sfacciatamente poco distanti, i due ci avevano riprovato entrando in una sartoria e riuscendo, sempre sotto la minaccia della pistola e del coltello, a rapinare il telefono cellulare all’artigiano 64enne di origine pakistana e residente a Sora.
Gli accertamenti effettuati nei momenti successivi all’arresto, con una meticolosa ricognizione del percorso che “Lo Struzzo” aveva utilizzato per tentare la fuga e che, verosimilmente, era stato lo stesso con cui il complice lo aveva preceduto nel riuscire a dileguarsi, avevano permesso di recuperare una pistola, trovata in terra a margine tra la strada ed i binari presenti nel tragitto.
Emergevano sempre più chiaramente che le intuizioni dei Carabinieri del NOR di Sora, circa la relazione tra gli eventi delittuosi rapine-furto, erano giuste. Gli elementi che sostenevano questa tesi aumentavano. La pistola, priva di tappo rosso, per dimensioni e fattezze coincideva con quella descritta dalle vittime.
Nelle ore successive gli investigatori erano riusciti, attraverso un’analisi dei contatti dell’arrestato, a individuare le generalità del complice e a rintracciarlo presso l’abitazione di una donna in Sora.
Sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso del coltello a serramanico, anch’esso riconosciuto dalle vittime come quello utilizzato per le rapine. Prova schiacciante risultava, altresì, anche il rinvenimento, in una tasca all’interno dei pantaloni, del telefono cellulare rapinato al sarto.
Le armi erano state poste in sequestro probatorio, invece, il telefono cellulare era stato contestualmente restituito al proprietario.
Le ulteriori attività di verifica e di riscontro, coordinate dalle due Procure, consentivano di raccogliere gli ulteriori elementi di colpevolezza a carico dei due e a corroborare la richiesta di provvedimento cautelare inviata ai rispettivi GIP che, entrambi, hanno accolto con l’emissione del provvedimento notificato stamattina.
Anche l’esecuzione ha necessitato di ulteriori accertamenti tesi ad addivenire al rintraccio dei due arrestati.