Care amiche e cari amici anagnini,
scrivo questa lettera perché ultimamente mi capita in continuazione di essere fermato per strada da cittadini e soci della Pro Loco di Anagni APS che mi chiedono informazioni sull’attuale situazione dell’associazione.
Ho avuto modo di notare che c’è ancora molta confusione al riguardo e mi sento in dovere di spiegare una volta per tutte la semplice verità. Il 28 luglio 2022 i cinque consiglieri Augusto Terilli, Fabrizio Savone, Peppino Scandorcia, Maurizio Mucaria e Annarita Pontecorvo hanno presentato al Consiglio Direttivo della Pro Loco una mozione di sfiducia del Presidente e me l’hanno letta la sera della riunione del Consiglio.
In quella mozione mi accusavano di aver violato il dovere di imparzialità, di aver risposto alle esternazioni di un consigliere comunale e di aver fatto visionare i verbali del consiglio ad un membro del consiglio stesso.
Sono accuse infamanti e false, il più spregevole dei pretesti usato per estromettere il sottoscritto dalla rappresentanza dell’associazione in un momento delicato, quello della gestione delle manifestazioni estive. Chi conosce sia me che queste persone può fare da solo le sue considerazioni sulla credibilità di certe accuse.
A prescindere da questo, ci tengo a dire che ho sempre svolto il mio lavoro per la Pro Loco in modo serio, responsabile e trasparente, libero da legami di ogni sorta con terzi o con forze politiche.
Tutto quello che è successo dopo la lettura della mozione di sfiducia ha danneggiato l’immagine del sottoscritto, della Pro Loco e dei suoi soci.
Non hanno discusso, né votato, né deliberato sulla mozione e non hanno più consentito agli altri di fare nulla, nemmeno partecipare alla trattazione dell’ordine del giorno e alla redazione, lettura ed approvazione di un verbale.
Non hanno voluto più farci vedere gli atti dell’associazione e quando ho provato a recarmi in sede per farlo hanno interrotto bruscamente l’accesso, mi hanno accusato con toni violenti e hanno anche chiamato i carabinieri costringendoli ad un intervento inutile, tanto che uscito di lì accusavo un malore che mi costringeva a non recarmi più in Pro Loco a tutela della mia incolumità.
Hanno ignorato le diffide che ho inoltrato ed hanno rifiutato di dimettersi all’incontro tenuto alla presenza del sindaco, dell’assessore Marino e di altri consiglieri comunali, in cui provavano prima ad allontanare il mio avvocato e poi mi era proposto di aderire ad un “rimpasto” di cariche senza prima informare l’assemblea dei soci di quanto stava accadendo, cosa a cui ho opposto il più netto rifiuto.
Hanno infamato la mia persona e l’immagine della Pro Loco con comunicati stampa e con tante inutili chiacchiere. Hanno soprattutto violato lo Statuto e la Legge.
Per legge e per Statuto l’organo sovrano della Pro Loco è l’assemblea e per legge la revoca del Presidente spetta inderogabilmente all’assemblea. Questo lo dice l’articolo 25 del Codice del Terzo Settore.
I cinque consiglieri avrebbero quindi dovuto sottoporre le loro ragioni all’assemblea dei soci che avrebbe potuto legittimamente deliberare accettando o respingendo la mozione di sfiducia del direttivo. Tutto questo non è stato fatto!
Vorrei sottolineare che la convocazione dell’Assemblea dei Soci è stata immediatamente richiesta da me e successivamente, in linea con la legge e lo statuto, da 50 soci. Anche la richiesta dei 50 soci della Pro Loco di Anagni, in barba ad ogni democrazia, è stata ignorata ed hanno convocato un direttivo per nominare un nuovo presidente.
Perché non fare semplicemente le cose regolari? Perché addirittura ostacolare l’assemblea dei soci?
Se c’è una cosa che ho imparato nella vita è che chi ha ragione non ha paura di nulla ed è disposto a spiegare senza remore le proprie ragioni.
Quello che rammarica è che il Comune, nonostante tutte le segnalazioni e diffide inoltrate anche all’ente, non abbia fatto nulla per farli ravvedere e che per questo loro si sentano forti e sostenuti, ritenendo di potersi porre al di sopra della legge, dello statuto e dell’assemblea dei soci.
Questo è quanto, ognuno è libero di fare le proprie valutazioni…
Per sdrammatizzare e strappare un sorriso a tutti voi, come sempre cercherò di fare, potrei dire che l’intera vicenda avrebbe tutti i presupposti per essere inserita nel programma 2022 delle “rievocazioni medievali”, con tutto il rispetto per il Medioevo.
Un caro saluto a tutti.
Franco Stazi