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    Home » SIN Bacino del fiume Sacco, lo stato dell’arte del cronoprogramma a novembre 2022
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    SIN Bacino del fiume Sacco, lo stato dell’arte del cronoprogramma a novembre 2022

    la nota stampa della Rete per la Tutela della Valle del Sacco
    25 Novembre 20228 Mins Read
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    uno scorcio della Valle del Sacco
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    In data 12 marzo 2019 è stato sottoscritto l’Accordo di programma “per la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica del Sito di interesse nazionale Bacino del Fiume Sacco” tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e la Regione Lazio (aggiornato successivamente con decreto n. 62/2021).

    Ricordiamo che gran parte dei fondi a disposizione, circa 32mln di euro erano derivanti dai FSC (Fondi di Sviluppo e Coesione) ministeriali e regionali con scadenza fine 2021 prorogati a fine 2022 per effetto della pandemia da Covid19, una minima parte, circa 21mln di euro come fondo avanzato dalla precedente gestione commissariale e da altri fondi nazionali.

    Ma andiamo ad analizzare lo stato dell’arte degli interventi.

    1.      Siti prioritari

    All’interno delle attività erano stati definiti n. 9 siti prioritari per i quali era necessario effettuare rimozione rifiuti, caratterizzazioni e messa in sicurezza di Emergenza (MISE), ridotti successivamente ad n. 8 per l’esclusione dell’ex Cava Pietrisco Anime Sante (Ceccano).

    Stiamo parlando di Ponti della Selva (Paliano), ex polveriera (Anagni), ex Cartiera (Ferentino), Bosco Faito-ex BPD (Ceccano), ex stabilimento Annunziata (Ceccano), ex Cartiera Vita Mayer (Ceprano), ex Industrie Olivieri (Ceprano), ex Europress (Ceprano).

    Con Determinazione regionale G09565 del 20.07.22 sono stati approvati gli atti di gara e l’autorizzazione ad indire il bando per l’affidamento dei “servizi di rimozione dei rifiuti abbandonati, caratterizzazione, rimozione amianto e supporto logistico al campionamento delle acque ai fini del monitoraggio delle acque ad uso potabile, irriguo e domestico”, suddivisa in n. 9 lotti funzionali.

    Con Determinazione regionale G15155 del 04.11.22 il bando di gara europeo viene aggiudicato a ditte o raggruppamenti temporanei di impresa (RTI).

    Questo è da considerare uno degli interventi più importanti nell’ambito delle attività di bonifica e permetterà di salvaguardare l’alveo del fiume e le aree prospicenti da possibili infiltrazioni di elementi contaminanti derivanti dai siti in questione.

    Monitoraggio delle acque

    Come visto in precedenza nell’ambito della sopracitata gara è stato inserito anche un lotto per l’affidamento delle attività di supporto logistico propedeutiche al campionamento e monitoraggio delle acque, che effettuerà Arpa Lazio secondo apposita convenzione aggiudicato con la medesima determina. 

    Con Determinazione della Giunta Regionale n. 225 del 30.04.20, la Regione Lazio, infatti, aveva approvato le linee di indirizzo sulle attività di monitoraggio al fine di coordinare le azioni amministrative con le esigenze tecnico – operative in ogni fase dell’intervento e di ottimizzare l’esecuzione dello stesso. A seguito di tale Determinazione, a novembre 2021 la Regione ha sottoscritto e avviato un accordo interistituzionale con ISPRA, ISS, ARPA Lazio, ASL RM5 e ASL Frosinone nell’ambito del quale sono state condotte alcune indagini preliminari.

    Obiettivo dell’intervento è l’elaborazione di uno studio idrogeologico dell’area ricompresa nel SIN “Bacino del fiume Sacco” volto all’individuazione e descrizione degli acquiferi di interesse ai fini del monitoraggio idrochimico delle acque sotterranee.

    Il monitoraggio delle acque sotterranee del SIN avrà quale scopo principale la definizione del modello concettuale e l’aggiornamento dello stato di qualità della risorsa idrica sotterranea all’interno del perimetro del Sito di Interesse Nazionale.

    2.      Discarica delle Lame (Frosinone)

    Sulla discarica delle Lame a Frosinone c’è da ribadire il fatto che le operazioni riguardanti la bonifica sono per:

    predisposizione del sito con ripristino della viabilità e del sistema di raccolta acque meteoriche; censimento e ripristino dei piezometri esistenti; verifica della presenza di eventuali sorgenti di contaminazione non note e stato del corpo rifiuti;

    caratterizzazione e progettazione preliminare di bonifica con realizzazione sondaggi, piezometri e sonde SGS; caratterizzazione idrogeologica; campionamento e analisi matrici ambientali; rimozione rifiuti delle indagini; documenti della caratterizzazione;

    MISE (Messa in Sicurezza di Emergenza) con realizzazione di sondaggi nel corpo discarica; prelievo di campioni e analisi dal corpo discarica; rimozione e ripristino telo di copertura sorgente primaria; rimozione della sorgente primaria di contaminazione; eventuale trattamento delle acque sotterranee.

    Il tutto afferente alla protezione dell’alveo del fiume Sacco da possibili contaminanti provenienti dal corpo discarica, di certo non la rimozione dei rifiuti abbancati in una discarica dai risvolti decennali di varia natura inclusi quelli giudiziari (inizio 1956, chiusura nel 1998, riapertura 2001-2002, chiusura definitiva 2002).

    Nei primi mesi del 2022 la Regione Lazio ha elaborato e presentato al MITE il piano di caratterizzazione del sito. Il piano di caratterizzazione è stato sottoposto a Conferenza dei Servizi presso il Ministero ed è stato approvato con Decreto Direttoriale n. 146 il 04/08/2022.

    Con Determinazione regionale n. G12418 del 20.09.2022 viene approvato il bando di gara telematico pubblicato il successivo 23/09/2022.

    Il bando di gara è scaduto il 27.10.2022, se ne attende l’esito.

    3.      Caratterizzazione aree agricole ripariali

    Questo è uno degli altri punti importanti tra le attività di bonifica. La caratterizzazione delle aree agricole riguarda i 100mt. a sx e dx del fiume Sacco e le aree di esondazione e ci riporterà il grado di contaminazione delle stesse, per dirla in parole semplici la fotografia allo stato attuale. Alla fine della fase di caratterizzazione sarà possibile sapere quanto e come siano contaminate tali aree e in caso di esiti negativi anche per lotti non omogenei si potrà procedere alle attività di de-perimetrazione per i luoghi risultanti conformi alle Leggi nazionali.

    Con Deliberazione della Giunta Regionale n. 140 del 31.03.2020 è stato approvato il progetto di caratterizzazione a seguito della quale è stata stipulata la Convenzione in cui si conferma la collaborazione tra ISS (Istituto Superiore di Sanità) e IZSLT (Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana) per la parte tecnico scientifica.

    Per lo svolgimento delle attività di campionamento e analisi dei terreni è stata espletata una gara che ha portato all’aggiudicazione del servizio ad un operatore esterno con determinazione n. G02796 del 10/03/2022.

    Attualmente si sta procedendo, secondo il progetto approvato, con i primi Comuni della parte definita NORD, secondo un cronoprogramma generale che prevede un’attività di circa 20 mesi.

    4.      Indagine Epidemiologica

    Con Determinazione della Giunta Regionale n. G06907 del 13.06.2020 è stato approvato lo schema di Convenzione per la “Realizzazione del programma di valutazione epidemiologica nei comuni ricadenti nel SIN Valle del Sacco”, con affidamento al DEP Lazio (Dipartimento di Epidemiologia SSR Lazio, ASL Roma.  Il progetto denominato INDACO prevede.

    La costruzione della piattaforma “Stato di salute della popolazione Valle del Sacco” che contiene indicatori sviluppati nell’ambito del sito www.opensalutelazio.it ;

    La conduzione di studi epidemiologici di associazione tra esposizioni ambientali ed esiti di salute (studio di coorte);  

    La conduzione della terza fase di Sorveglianza e biomonitoraggio del beta-HCH su un campione di    1.200 persone, (le precedenti fasi includevano rispettivamente 600 e 854 residenti),

    Il progetto prevede la realizzazione di un sito web dedicato che includerà anche una Survey sulla percezione del rischio ambientale rivolto a tutta la popolazione residente, a cui sarà possibile aderire su base volontaria.

    Il progetto è già in fase avanzata di realizzazione e il sito web, a breve disponibile, verrà presentato attraverso iniziative pubbliche organizzate con il DEP lazio, le ASL e i Comuni coinvolti. 

    5.      ARPA 2 Colleferro

    L’ARPA Lazio ha effettuato nel 2021 i carotaggi nel comprensorio industriale di Colleferro per stabilire i valori di fondo naturale propedeutici alla MISP (Messa in Sicurezza Permanente) di ARPA 2.

    Attualmente per la discarica di rifiuti industriali è in fase di progettazione esecutiva con bando di gara aggiudicato da tempo. Il sito di Caffaro Chetoni seguirà ARPA 2.

    Conclusioni

    L’accordo di Programma stipulato il 12 Marzo del 2019 prevedeva la chiusura di questa fase a fine 2023.

    E’ evidente che i tempi si stiano dilungando, comprensibilmente per fattori esterni come la pandemia da Covid 19 che ha rallentato le attività. Inoltre c’è da aggiungere la nomina del Commissario per la bonifica, inteso come RUA (Responsabile Unico dell’Attuazione) in sostituzione della precedente Flaminia Tosini incorsa in vicende giudiziarie. Non di poco conto le difficoltà per la gestione burocratico-amministrativa di un SIN molto complesso e disomogeneo nella sua struttura, con numerosi attori in gioco tra Enti nazionali, regionali e locali.

    Nel periodo intercorso l’area bonifiche della Regione Lazio, pre e post Commissario, ha lavorato per la stipula di convenzioni, preparazione dei bandi di gara, pubblicazione ed esiti degli stessi, contatti con le amministrazioni locali, inizio dei lavori per alcune tipologie di attività.

    Secondo il nostro parere si sta raggiungendo l’obiettivo economico-operativo legato ai FSC entro il 31 dicembre 2022, con conseguente svincolo dei fondi ad essi legati per circa 43mln di Euro che saranno impegnati per le attività inserite nell’Accordo di Programma, il che permette di avere a disposizione ulteriori fondi, non vincolati, per le attività che li richiederanno.

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