Riceviamo e integralmente di seguito pubblichiamo la nota stampa inviata a questa redazione da Nicolò Casinelli:
Dopo una lunga e attenta valutazione ho deciso di candidarmi a Sindaco di Arpino. Da tempo, insieme a tanti amici, abbiamo avviato un progetto civico che dialoga e continuerà a dialogare con le forze politiche del territorio. Siamo spinti dalla convinzione che la nostra bella e importante Città meriti di fare un salto di qualità e i nostri concittadini trovino nell’Amministrazione comunale il supporto, la chiarezza e soprattutto le risposte alle loro istanze.
Considerato il perdurare della confusione di buona parte della maggioranza uscente per la quale, ancora oggi, non è noto il candidato a Sindaco; constatato che l’unica voce insistente circolata fino ad ora narra del sostegno alla candidatura del sottosegretario del governo Meloni, Vittorio Sgarbi, e di questa, al momento, non è nota la fondatezza, crediamo sia giusto stigmatizzare il messaggio, appunto quello della candidatura di Sgarbi, che crea imbarazzo. A prescindere dalla sua fondatezza, infatti, quel messaggio mortifica la classe politica arpinate dipingendola come inadeguata, specialmente quella uscente da dieci anni di amministrazione della Città e che, dunque, non avrebbe successori degni del sindaco che ha terminato il suo mandato. Un messaggio che inoltre mortifica l’elettorato che sarebbe costretto a scegliere nelle urne tra una star e un “semplice” figlio della sua terra.
Non è certo solo questo il motivo che ispira il nostro progetto. Abbiamo già pronto un programma elettorale sostanzioso. Abbiamo sufficiente esperienza e una profonda conoscenza del nostro territorio per avere un’idea precisa e una progettualità altrettanto puntuale.
Il nostro è un progetto giovane e inclusivo. Sappiamo cosa occorra nell’immediato per migliorare la vivibilità di Arpino. Dalla pubblica illuminazione al civico Cimitero, dall’arredo urbano alla manutenzione delle strade, alla cura e al miglioramento del centro ma anche, forse soprattutto, delle zone più esterne. Tutto questo nel dettaglio che i nostri concittadini potranno leggere nel programma elettorale. Contiamo molto però sul rapporto tra Amministrazione pubblica e cittadinanza, favorendo la trasparenza dell’azione amministrativa anche attraverso la digitalizzazione. In sintesi vogliamo che i cittadini sappiano sempre cosa facciamo e perché lo stiamo facendo, con estrema chiarezza. Ciò è alla base anche dell’esigenza di tenere in altissima considerazione quali protagonisti del progetto di sviluppo della nostra Città, insieme al Sindaco e alla Giunta, il Consiglio comunale che rappresenta una grande risorsa troppo spesso poco valorizzata e tutti gli stakeholder locali e anche riconoscibili nel resto del territorio o nelle amministrazioni superiori.
Arpino deve aprirsi, ha bisogno di far valere le sue enormi potenzialità e di sviluppare l’appeal verso gli investitori, pubblici e privati, che certamente ha nelle sue corde.
I nostri concittadini troveranno nel programma elettorale i nostri progetti per migliorare il traffico cittadino, per implementare il trasporto pubblico e rinforzare la Polizia Municipale. Troveranno le nostre idee per farci trovare pronti a progettare in modo adeguato a intercettare le risorse imperdibili del PNRR che sta per varare misure che riguardano centri della dimensione demografica di Arpino.
Gli arpinati troveranno nel programma come pensiamo di affrontare i problemi urbanistici, come vogliamo ottenere una zona franca in via dell’Aquila Romana per favorire piccole botteghe artigiane e di prodotti tradizionali. Sapranno i nostri concittadini come vogliamo impegnarci per ottenere finalmente il Piano Regolatore Generale oppure di come vogliamo mettere a frutto i beni del Comune: non basta metterli in vendita, sappiamo come rendere possibile per l’acquirente renderli produttivi, generare economia che vada anche a vantaggio di tutta la città.
In sintesi, da oggi parte la nostra campagna per Arpino, composta principalmente da due elementi: il sentimento di appartenenza, la nostra meravigliosa identità di arpinati e quello di apertura alle nuove sfide che le nuove generazioni si aspettano da noi.