Dal 12 al 25 aprile 2023 Casa Barnekow ospita l’attesa mostra del pittore Luigi Centra nella ricorrenza del 60° anno dalla nascita della Pop Art americana.
Il Maestro Luigi Centra esporrà alcune delle sue opere più recenti del lungo percorso artistico che lo ha portato in ogni continente con l’appellativo di “Ultimo mohicano della popular art americana” nel mondo.
Il vernissage è previsto per mercoledì 12 aprile alle ore 18:30, con il Prof. Biagio Cacciola che dialogherà con l’artista, la stampa accreditata e il pubblico presente in sala.
Occasione per ripercorrere caratteri salienti di uno dei fascinosi movimenti artistici della seconda metà del Novecento e riscoprire, con l’intervento del dr. Luigi Vacana dell’Amministrazione Provinciale di Frosinone, sorprendenti collegamenti internazionali che riportano dritti alla nostra Terra di Ciociaria.
L’evento è patrocinato dall’Ente Provincia – Creativa, dal Comune di Anagni, dal MAC – Museo di Arte Contemporanea Luigi Centra – di Villamagna, nonché dall’Associazione Casa Barnekow – Anagni CittàInArte.
La mostra resterà visitabile nei giorni e negli orari di apertura di Casa Barnekow.
Luigi Centra, pittore
Luigi Centra è tra i più riconosciuti contemporanei nella corrente artistica della “Popular art”. L’ultimo mohicano della Pop Art americana (Mantova 2015) si legge, tra l’altro, nelle sue biografie.
Nasce a Carpineto Romano (Rm), gira il mondo in lungo e in largo, frequenta grandi artisti come Mimmo Rotella e Mario Schifano, nonché accademie luoghi d’arte internazionali, realizza – con l’arch. Antonio Centra – il M.A.C. Luigi Centra (Museo di Arte Contemporanea) nell’agro di Villamagna di Anagni, vive e lavora a Veroli in provincia di Frosinone.
Uno spirito libero che nel suo spaziare continuo per il mondo vive esperienze esaltanti, collezionando importanti riconoscimenti internazionali, quanto anche situazioni di difficoltà dove sbarcare il lunario era il premio massimo a cui aspirare ad ogni sorgere del sole.
Artisticamente autodidatta, ama ricordare di essere stato rifiutato dall’Accademia delle Belle Arti di Frosinone per “l’avanzata età” e di essersi formato in proprio con collaborazioni e conoscenze di interpreti d’avanguardia in Italia e in Europa tra cui, in Germania, nell’Accademia delle Belle arti di Tubingen, nonché con la preziosa conoscenza dell’artista statunitense Roy Fox Lichtenstein, uno dei maggiori capiscuola della Pop Art nel mondo.
Particolarmente intenso il suo rapporto umano, prima che artistico, con il popolo ucraino per il quale, dopo la tragedia di Chernobyl, ebbe ad allestire una mostra delle sue opere presso l’Università di Taras Shewchenko per destinarne il ricavato alla cura dei bambini ricoverati nel reparto oncologico dell’ospedale di Kiev. Molteplici le azioni di volontariato portate avanti dalla sua Accademia Artistica Internazionale Nord Sud – sostenuta con i proventi dell’arte – nell’Est Europa come in Africa o in America Latina.
Partigiano dell’ambiente e della solidarietà, è volato in varie parti del globo partecipe ad iniziative patrocinate dall’ONU, dall’UNESCO come pure dall’UNICEF nell’opera di assistenza ai bambini malnutriti nel mondo. Con il titolo di Ambasciatore dell’Arte Italiana nel Mondo, Luigi Centra ha portato una straordinaria carica di umanità ovunque ha potuto, collaborando con diverse associazioni di assistenza e solidarietà.
In collaborazione con la Croce Rossa Italiana – nonché in diverse altre occasioni – si è recato nel Golfo di Aden, in Libia, nella Repubblica Democratica del Congo, in Somalia, in Etiopia, nello Yemen.
Sul piano artistico, il suo nome si legge in prestigiose enciclopedie d’arte moderna che lo vedono spesso associato a personaggi protagonisti del cinema, della moda e dello spettacolo.
Presente in molti musei di arte moderna in Italia e all’estero tra cui: il Courtauld Institute Museum of ar Somerset House di Londra, il Museum of Modern Art di Klagenfurt in Austria, il Louisiana National Museum of Modern Art di Humbleb/EK U.S.A., il San Francisco Museum of Modern Art, in California U.S.A., il Museum of Contemporary of Toronto in Canada, il National Museum di Hong Kong e, tornando in Italia, presso il Museo Civico di Storia Naturale e il Museo del Mare a Giardini Naxos (Messina), il Museo dell’informazione dell’Arte Moderna di Senigallia (Ancona), il Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore (Belluno), il Museo Carnico delle Arti e Tradizioni Popolari Luigi Michele Giordani di Tolmezzo (Udine), il Museo etnografico di Palazzo Veneziano di Malborghetto (Udine), il Museo di Arte Moderna Luigi Centra all’interno della biblioteca comunale di Monte San Giovanni Campano (Frosinone), il Teatro Federico II di Rocca d Arce ove è allestita una sala a lui dedicata. Ed inoltre presso molte biblioteche tra cui l’Archivio Storico di Stato della Biennale di Venezia.
Di lui hanno scritto diversi critici d’arte, tra cui Vittorio Sgarbi, Carlo Giulio Argan, Antonio Oberti, Lino Di Stefano Richard Seidel, Jonathan Zhivago.
Autore di numerosi libri d’arte, di narrativa, poesie e romanzi d’amore, ha conosciuto la censura della Chiesa per il suo volume dal titolo I Porci portano la gonna pubblicato nel 1985.
Di lui dice l’editore Massarelli di Campobasso: “Luigi Centra è poeta per vocazione e pittore per diletto”.
Nel 2003 espone a Boston per la Società Dante Alighieri, negli anni a seguire è premiato per meriti artistici dall’Associazione scientifico – culturale Mea Lux di Misterbianco (Catania); accompagna il prof. Sgarbi alla cinquantaquattresima edizione della Biennale d’Arte di Venezia, partecipa alla Biennale di Verona sulla creatività, è presente alla mostra nel Palaexpo di New York curata dal prof. Francesco Saverio Russo. Nel 2015 a Villa Balestra a Rodigo (Mantova) è citato (come già detto) L’ultimo mohicano della Pop Art americana e gli sono dedicate due sale per una nostra permanente di scambio culturale Nord – Sud Italia. A Stra (Venezia) consegue il Premio Internazionale Grandi Artisti tra molti personaggi di spicco del mondo dell’arte e dello spettacolo.
Poste Italiane nel 2008, presso la Prefettura di Frosinone, gli dedica quattro annulli postali con lo slogan Quando il colore fa rumore.
Collabora con la fashion designer polacca Patrycia Plesiak firmando alcune sue creazioni, a Verona è conferito del titolo Onore e Merito UNCI da parte della presidenza della Unione Nazionale Cavalieri d’Italia. All’Expo di Milano, presso il padiglione Cibus italia realizza cinquanta opere di arte popolare nel tema Spaghetti per tutti.
Luigi Centra è munifico d’arte verso la sua terra natia: sue opere sono presso il Museo Civico di Alatri, presso il Municipio della sua città di Veroli, la Biblioteca di Atina, la Prefettura, il Tribunale e l’Archivio di Stato di Frosinone e presso i Comandi provinciali delle Forze dell’Ordine, nonché presso la Polizia locale e Guardia di Finanza ad Anagni.
Nell’anno corrente è realizzata – con il Museo Arte Contemporanea Luigi Centra – un’opera monumentale a ricordo, con un gesto di simbolico abbraccio, del dramma della violenza sulle donne.
Un’attività artistica senza sosta che onora la terra di Ciociaria in Italia e nel mondo.
Al termine della mostra di Casa Barnekow, tutte le opere esposte troveranno sistemazione presso il M.A.C. – Museo di Arte Contemporanea – Luigi Centra a Villamagna.
(info da web: www.luigicentra.it)