A tre giorni dai risultati elettorali di domenica e lunedì che hanno decretato la riconferma a Fiuggi del sindaco uscente Alioska Baccarini, si aprono due fasi politiche distinte ma entrambe delicate.
La prima interna alla neo maggioranza riguarda l’assegnazione delle deleghe, la formazione della Giunta comunale e la nomina del presidente del Consiglio.
Sull’argomento il sindaco Baccarini è stato chiaro: “per l’assegnazione delle deleghe – ha spiegato – saranno usati due criteri: in base alle professionalità e alle competenze perché il lavoro che ci attende è impegnativo; e naturalmente si dovrà tener conto anche dei consensi ottenuti in questa tornata elettorale“.
Insomma il primo cittadino è impegnato proprio in queste ore a definire la sua squadra di governo per i prossimi cinque anni, con la certezza che Marco Fiorini verrà nominato vicesindaco di Fiuggi essendo stato il primo degli eletti con 842 voti.
L’altra questione politica sul tavolo della maggioranza e delle opposizioni è l’attenta analisi del voto all’interno delle coalizioni, dei partiti e dei movimenti civici. Bene i partiti che sostengono la maggioranza consiliare, in particolare Fratelli d’Italia e la Lega, con i candidati di riferimento che hanno persino superato il totale dei voti raggiunti alle scorse regionali. La componente civica della FiuggInsieme – Obiettivo Fiuggi – ha superato la soglia dei 1.500 voti, dimostrando di essere molto attiva sul territorio.
Valutazioni diametralmente opposte per i due gruppi di minoranza della Scelgo Fiuggi e del PCI.
La Scelgo Fiuggi, tramite il candidato sindaco Alberto Festa, ha commentato: “è una sconfitta molto pesante che impone una profonda riflessione da avviare formalmente sul piano politico più rapidamente di quanto era già previsto“. Una dichiarazione che lascia presagire un terremoto politico soprattutto nel Partito Democratico, punto di riferimento politico dell’intera lista civica.
Infine il PCI che ha raggiunto un risultato storico e altresì determinante per avviare una nuova fase politica in Città. Sotto l’ombrello dei Comunisti potrebbero presto ripararsi altri due movimenti civici ed ecologisti.