Vespa crabro è il nome scientifico ma ai più è conosciuta semplicemente come “calabrone“: appartiene all’ordine degli imenotteri e se disturbato o se si sente minacciato può diventare pericoloso. Se viene schiacciato, può rilasciare una sostanza chimica che può causare irritazione cutanea o allergie. Inoltre, le sue punture possono essere dolorose e possono causare gonfiore e prurito. Nel tentativo di avere a disposizione acqua e cibo, i calabroni – così come anche le loro cugine vespe – si avvicinano alle case e, senza pagare l’affitto o avere diritto all’usufrutto, si piazzano in un angolo sotto il balcone o sotto il tetto, vicino agli infissi, sul terrazzo. Ci si potrebbe convivere, se non fosse per la loro potenziale pericolosità.
Ne sa qualcosa una nostra gentile lettrice che vive nella periferia di Anagni, più precisamente in località Osteria della Fontana; nei giorni scorsi si è accorta della presenza di un enorme nido di calabroni all’interno della tapparella di una finestra della sua abitazione: “non avevo mai visto una cosa del genere, non così grande! – racconta la signora ad anagnia.com – dopo qualche momento di sconcerto e di timore per l’incolumità per me e per i miei famigliari ho deciso di contattare i ragazzi del Radio Soccorso Protezione Civile di Anagni che dopo poco si sono presentati a casa mia e hanno debellato il nido e le indesiderate ospiti”.
“Attraverso il vostro giornale – ci scrive la signora – desidero ringraziarli vivamente perché sono stati tempestivi, efficienti, professionalissimi”.
Dall’inizio dell’estate – lo ricordiamo – sono circa 40 gli interventi dei volontari del R.S.P.C. di Anagni sul territorio comunale e dintorni; in caso di necessità si può acquistare l’insetticida di tasca propria e chiedere l’intervento dei ragazzi che – gratuitamente – si recheranno sul posto per bonificare l’area da nidi di animali pericolosi.