Il sito di stoccaggio di Malagrotta nuovamente avvolto dalla fiamme.
Un densa colonna di fumo – a partire dalle 15.30 circa – si è alzata sul sito di stoccaggio. Sei le squadre dei Vigili del Fuoco in azione. Non si registrano feriti al momento ma l’incendio è molto esteso.
Alta colonna di fumo nera che fa tornare alla mente il 15 giugno del 2022 quando un altro incendio divampò negli impianti di Malagrotta della E.Giovi di Manlio Cerroni.
L’intervento dei Vigili del Fuoco
Dalla sala operativa del Comando di Roma dei vigili del fuoco sono immediatamente partite quattro squadre con al seguito due Autobotti, una Autoscala, il Carro Schiuma, il Carro Autoprotettori, il Funzionario di guardia ed il capo turno provinciale.
L’incendio appare di vaste proporzioni e si è sviluppato all’interno dell’impianto di stoccaggio dei rifiuti. Quaranta i vigili del fuoco impegnati con 13 mezzi.
Il settore interessato è il TMB1. È stato richiesto inoltre alla Direzione regionale VVF Lazio l’invio di personale del gruppo operativo subacquei con i mezzi di movimento terra.
Protezione civile: “Finestre chiuse nel raggio di un chilometro”
La protezione civile raccomanda “a titolo precauzionale” alla popolazione presente nel raggio di un chilometro dalla zona del rogo di: non sostare nei pressi dell’area interessata dall’incendio; mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti; non utilizzare al momento i condizionatori d’aria; in caso di emergenza contattare il Numero unico emergenze 112 o la Sala operativa h24 della Protezione civile di Roma Capitale al numero verde 800 854 854 o al numero 06 67109200.
Gualtieri: “Istituzioni al lavoro per evitare nuova emergenza rifiuti”
“In queste ore concitate ho sentito la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il sottosegretario Mantovano, il ministro Pichetto Fratin, il presidente della Regione Lazio Rocca, il prefetto Giannini: tutte le istituzioni sono allineate e concordi nel lavorare insieme per evitare a Roma un’ennesima emergenza rifiuti”. Lo scrive su Facebook il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. “Mi sono confrontato anche col procuratore di Roma Lo Voi – fa sapere il primo cittadino – che mi ha assicurato il massimo impegno per fare luce su questo ennesimo episodio inquietante: se ci trovassimo in presenza di un atto doloso sarebbe un fatto di una gravita’ inaudita. Anche per questo ho chiesto al Prefetto di potenziare il controllo degli stabilimenti di Ponte Malnome, di Rocca Cencia e di Via dei Romagnoli, i tre impianti dove sono attualmente attive trasferenze o trattamento rifiuti. Ama e’ comunque già al lavoro per cercare di garantire soluzioni che evitino per quanto possibile riflessi sul sistema di raccolta e smaltimento di rifiuti cittadino”.
“Questo ennesimo, gravissimo episodio rafforza ancora di più’ la nostra determinazione a dotare finalmente Roma di impianti moderni, efficienti e sostenibili per il trattamento dei rifiuti a partire dal termovalorizzatore
Alfonsi: “Danno gravissimo, servono nuovi sbocchi”
Sul posto insieme al DG di Ama Alessandro Filippi, l’assessora Sabrina Alfonsi ha dichiarato “siamo in attesa di conoscere l’entità dei danni, anche se sembra certo che l’impianto non potrà essere operativo per un tempo non breve da stabilire. Si tratta del secondo impianto in ordine di importanza per il trattamento dei rifiuti di Roma, presso il quale Ama conferisce ogni giorno circa 650 tonnellate di rifiuti, per un totale di 200 mila tonnellate all’anno. Certamente si tratta di un evento non privo di conseguenze sul regolare svolgimento dell’attività di gestione dei rifiuti, in un periodo in cui la produzione aumenta”.
“Ci siamo immediatamente attivati con l’azienda per minimizzare l’impatto di questo evento, individuando sbocchi alternativi per mettere in sicurezza il conferimento dei rifiuti nei prossimi giorni”.
Circa le cause, secondo gli investigatori, il rogo potrebbe essere partito da un silo. Non si esclude il gesto di natura dolosa, ma si indaga su tutti i fronti. Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, da quanto si apprende, è in costante contatto con il sindaco Gualtieri, il prefetto, i vertici Arpa e della Asl.
Nelle prossime ore una prima informativa di polizia e carabinieri sarà depositata a piazzale Clodio per ricostruire le varie fasi dell’incendio. I pm, una volta valutato l’incartamento, apriranno un fascicolo di indagine. Nei prossimi giorni, alla prima informativa, si aggiungeranno gli accertamenti dei vigili del fuoco.