Torna aperto e visitabile il Museo Archeologico Ernico che dal prossimo 30 marzo spalancherà nuovamente i battenti al grande pubblico; dopo una partenza a rilento, ora – a quasi un anno dall’inaugurazione – turisti ed anagnini potranno nuovamente accedere agli splendidi locali dell’ex Istituto d’Arte di Anagni, recentemente restaurati.
“Il Museo Archeologico Ernico – è scritto in una nota inviata a questa redazione da ArcheoAres, società viterbese che si occupa di Beni culturali, Cultura, Turismo – è più di un semplice deposito di reperti antichi; è un tempio della conoscenza, un luogo dove la storia naturale prende vita attraverso reperti e approfondimenti, come quelli dei luoghi di scavo del territorio: il sito paleontologico di Coste di San Giacomo e di Fontana Ranuccio. Tra i prestigiosi reperti esposti nel primo piano del MAE si annoverano teschi Australopitecini (Paranthopus boisei e Australopithecus africanus) e scatole craniche degli esseri umani più moderni, tra cui Homo habilis, Homo erectus, Homo heidelbergensis, Homo neanderthalensis e, naturalmente, Homo sapiens”.
“L’apparato didascalico preesistente – prosegue la nota – introduce il visitatore ai concetti che hanno segnato la storia della nostra vita sulla Terra, come l’ipotesi paleoantropologica delle multiple migrazioni “Out of Africa” e ricostruzioni fotografiche degli ambienti faunistici di un’epoca ormai perduta. Non mancano approfondimenti sulle tecnologie di diagnostica, i focus sul ruolo del clima nell’evoluzione animale e imponenti alberi filogenetici di indubbia utilità, capaci di suscitare interesse a chiunque vi posi lo sguardo anche solo per un istante”.
LE PAROLE DELL’ASSESSORE ALLA CULTURA CARLO MARINO
“Finalmente riapre il MAE, dopo che è stato perfezionato l’affidamento alla società ArcheAres che si occupa già di gestire gli accessi al Palazzo di Bonifacio VIII – spiega Carlo Marino, assessore alla Cultura del Comune di Anagni – insieme ai ragazzi del Servizio Civile Universale, la società garantirà l’apertura del nostro bellissimo museo. La novità molto importante – spiega ancora Marino – è quella del biglietto unico: si chiamerà Anagni-Pass e permetterà l’accesso sia al MAE che al Palazzo di Bonifacio VIII dando la possibilità ai turisti e ai visitatori di percorrere quello che noi riteniamo essere il chilometro più bello d’Italia. Era questo un nostro obiettivo fin dal 2018, c’è ancora molto da fare ma la strada intrapresa è quella giusta”.