di Giorgio Stirpe
Un punto da non sottovalutare quello che il Frosinone ha portato via da Empoli nella seconda delle due fondamentali partite consecutive contro squadre in lotta per la salvezza (la prima contro la Salernitana). Lo 0-0 del Castellani tiene aperte tutte le strade: intanto però porta i canarini a tre punti dal terzultimo posto occupato dall’Udinese (che deve però ancora disputare la propria gara contro il Napoli) e garantisce una nuova iniezione di fiducia ai giallazzurri per il rush finale del campionato. Sì, perché in Toscana è arrivato il sesto risultato utile consecutivo e terza gara di fila senza prendere gol: una squadra che ha confermato di aver trovato la quadratura e di conseguenza la convinzione di potersela giocare con tutti per tagliare il traguardo della salvezza.
Anche contro l’Empoli, il tecnico Di Francesco ha confermato in blocco la squadra che ha fatto bene in queste ultime settimane, sia nello schieramento tattico che negli uomini, con la sola eccezione del portiere Cerofolini che ha preso il posto di Turati, infortunato alla mano al termine del primo tempo della partita contro la Salernitana.
La partenza del Frosinone è stata promettente con Mazzitelli che ha sfiorato il vantaggio dopo neanche 5’ al termine di una buona trama offensiva. La squadra ciociara ha trovato forza, coraggio e spinta dai duemila tifosi che hanno accompagnato i giallazzurri nella delicata trasferta toscana. I supporters canarini hanno dato spettacolo incitando per tutti i 90’ i calciatori in campo.
Cheddira spina nel fianco della difesa empolese partendo da sinistra, Soulè dall’altra parte, ha cercato e sfiorato al 11’ il gol su azione che all’argentino manca da novembre scorso. Tutto tranquillo fino al 20’ quando l’Empoli, con un’azione insistita, ha fatto venire i brividi ai giallazzurri, andando in gol con Gyasi che, dopo aver festeggiato assieme a tutto lo stadio, si è visto annullare la rete a causa di un fuorigioco ravvisato con il var.
La gara è rimasta equilibrata per tutto il restante primo tempo, con folate da una parte e dall’altra, ma è stato il Frosinone è rendersi maggiormente pericoloso in almeno un paio di circostanze, sempre con le iniziative di uno scatenato Cheddira, attaccante in grande spolvero, i cui progressi, in queste ultime settimane sono stati esponenziali.
Il primo tempo si è concluso a reti inviolate e con la netta sensazione di superiorità degli ospiti nei confronti di un Empoli che, sul piano della manovra, è parso in crescente difficoltà.
La posta in palio, molto alta, e lo scorrere dei minuti, non ha messo apprensione alle due squadre che, anche nella ripresa, hanno dato vita ad una gara viva, con cambi di fronte repentini, e occasioni da entrambe le parti. Tanti calci d’angolo collezionati dal Frosinone, a testimonianza di una pressione sempre alta nei confronti dell’avversario.
Il tecnico dell’Empoli Nicola ha cercato di dare una spinta ulteriore alla manovra d’attacco cambiando tutto il pacchetto avanzato, mentre i primi cambi di Di Francesco sono arrivati al 72’ con gli ingressi di Cuni e Bonifazi al posto di Cheddira e Romagnoli.
Nonostante i tentativi dei due allenatori, i temi della gara non sono cambiati e l’equilibrio l’ha fatto da padrone fino al 94’. Mancano tre gare alla fine del campionato e il Frosinone (che non avrà Barrenechea per squalifica) se la vedrà venerdì sera contro i Campioni d’Italia dell’Inter per tentare l’impresa.
LE PAROLE DI EUSEBIO DI FRANCESCO
“Abbiamo provato a vincere la partita e anche l’Empoli lo ha fatto. Nel primo tempo abbiamo dominato ma non siamo stati lucidi nelle decisioni finali, dovevamo essere meno frenetici. In ogni caso era importante non perdere, sono contento per il clean sheet. Siamo cresciuti nella fase difensiva, tutti adesso hanno maggiore predisposizione a difendere. Voglio ringraziare i tifosi che sono venuti fin qui in Toscana, volevamo regalare loro una vittoria, ma hanno avuto modo di vedere che la squadra c’è e vuole mantenere la categoria. Ora ci attende l’Inter, una partita difficile, ma i nostri avversari troveranno un ambiente carico e voglioso di sorprendere”.
per le foto che qui pubblichiamo ringraziamo Antonio Gravina e Massimo Frattali