Una lettera per chiedere chiarimenti urgenti riguardo all’atto aziendale dell’A.S.L. di Frosinone e per richiedere una nuova convocazione per l’approvazione dello stesso atto, modificato. Ad inviarla al presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, il sindaco di Fumone Matteo Campoli che – già nei giorni scorsi – si era reso protagonista di una vibrante protesta nei confronti delle modalità di approvazione dell’atto, previsto dal D. lgs. n. 502/92, che stabilisce l’organizzazione e il funzionamento dell’Aziende nel rispetto dei criteri e delle linee guida stabile con provvedimento dalla Giunta Regionale.
Scrive Matteo Campoli:
“Gentile Presidente Rocca,
Le scrivo su un tema del quale sarà sicuramente a conoscenza, ovvero l’Atto Aziendale proposto qualche giorno fa dalla dirigenza della ASL di Frosinone ed approvato dalla conferenza dei Sindaci, precisamente da 42 sindaci su 91, stragrande maggioranza dei presenti, rappresentanti della maggioranza dei cittadini della provincia.
Di certo, come immaginerà, non le scrivo per obiettare sulla legittimità della votazione, ma nel merito delle tempistiche e di alcuni macro errori contenuti nel testo.
I Sindaci, infatti hanno ricevuto solo poche ore prima la proposta di Atto Aziendale, non avendo avuto il tempo necessario per leggere ed approfondire il contenuto di un documento cosi importante.
Diversi sindaci nel dibattito precedente alla riunione hanno chiesto un rinvio di qualche giorno, alcuni lo hanno fatto via pec, mentre io ed il Sindaco di Ferentino lo abbiamo fatto nel corso dell’Assemblea. Si chiedeva solo ulteriore tempo per leggere ed approfondire. Non siamo stati ascoltati e si è proceduto con l’approvazione.
Ora emergono, da una lettura un po’ più attenta, oltre a storture nella riorganizzazione (ma su questo potremmo avere opinioni divergenti), dei richiami alla pianificazione della sanità della Regione; non della Regione Lazio, ma cosa assurda della Regione Campania.
Inoltre l’atto aziendale definitivo e pubblicato sul sito istituzionale è differente da quello votato dai sindaci in data 04.07.2024 in quanto differisce di molti punti e molti argomenti rispetto alla prima sinossi inviata.
Credo quindi che l’atto aziendale debba essere votato nuovamente. E non credo lo si possa fare, sarebbe grave, senza un nuovo passaggio nella conferenza dei Sindaci.
Non farlo significherebbe svilire il ruolo e la funzione della Conferenza, oltre che le prerogative istituzionali dei Sindaci, pur consapevole che il protagonismo della pianificazione sanitaria sia in capo alla Regione. Vorrebbe dire, però, che, a prescindere da cosa i sindaci votano, l’atto si può cambiare in qualsiasi momento violando l’autenticità della votazione dei sindaci rispetto a quanto era stato presentato in sede di approvazione. Chiediamo pertanto una nuova convocazione dell’assemblea della Conferenza dei Sindaci per votare nuovamente le ultime modifiche all’atto aziendale modificato rispetto a quello votato il 04.07.2024“.