Un’indagine complessa tra Roma e Latina
Questa mattina è scattata una vasta operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, che ha portato all’esecuzione di un’ordinanza del GIP del Tribunale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica. L’attività investigativa ha permesso di far luce su un ingente traffico illecito di rifiuti speciali e non, raccolti in violazione della normativa vigente e conferiti in modo non tracciato presso centri raccolta della provincia di Latina.
Arresti e sequestri per stroncare il traffico illecito
Alla luce dei gravi indizi di colpevolezza emersi dalle indagini, il giudice ha disposto gli arresti domiciliari per quattro soggetti coinvolti e il sequestro preventivo di tre società operanti nel settore dello smaltimento dei rifiuti. Tali aziende, situate nel capoluogo pontino, sono ora affidate a un amministratore giudiziario. Inoltre, è stato sequestrato un parco mezzi di circa 50 automezzi, impiegati per la raccolta, il trasporto e il conferimento illegale dei rifiuti.
Un traffico da oltre 6.000 tonnellate di rifiuti
Le indagini, avviate nel 2021, hanno coinvolto i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, i Gruppi Forestali di Roma e Latina e gli agenti della Polizia Locale e Metropolitana di Roma Capitale. Il traffico illecito, contestato a 73 persone, ha riguardato un quantitativo impressionante di materiali: oltre 540 tonnellate di rifiuti speciali pericolosi, tra cui batterie al piombo, e circa 5.500 tonnellate di rifiuti ferrosi e metallici.
Reati contestati e impatto ambientale
I soggetti coinvolti dovranno rispondere di reati gravissimi, tra cui associazione organizzata per il traffico illecito di rifiuti (art. 452 quaterdecies CP), gestione non autorizzata di rifiuti (art. 256 comma 1 del d.lgs 152/2006), violazione degli obblighi di registrazione (art. 258 comma 4 del d.lgs 152/2006) e riciclaggio (art. 648 bis CP). L’operazione rappresenta un duro colpo per il traffico illecito di rifiuti nel Lazio e dimostra l’efficacia delle indagini coordinate dalla DDA di Roma nel contrastare i crimini ambientali.