di Giorgio Stirpe
C’era curiosità attorno alle scelte del neo tecnico Paolo Bianco da cui, certamente, non ci si aspettava una rivoluzione, vuoi per mancanza di tempo, vuoi perché in questa fase della stagione ulteriori esperimenti avrebbero come risultato solo quello di generare confusione, di cui, in questo momento, non se ne avverte la necessità.
L’ex Modena ha così confermato il 4-3-3 utilizzato nelle ultime due gare da Greco ma con qualche novità. Davanti a Cerofolini tra i pali, la difesa è stata formata da A. Oyono e Di Chiara sugli esterni, Monterisi e Bettella centrali, quest’ultimo al posto di Lusuardi. A centrocampo il ritorno a sorpresa di Vural (al posto dell’infortunato Koutsoupias), affiancato da Bohinen e Kone, davanti Ambrosino riferimento centrale con Partipilo e Begic sulla linea dei trequartisti, in posizione molto larga anche per dare una mano alla mediana in fase di non possesso. I giallazzurri hanno iniziato il match con ottima personalità prendendo in mano il controllo del campo, sorprendendo una Salernitana invece impaurita e remissiva. Il fraseggio ha funzionato ma è mancata la necessaria qualità e anche lucidità, nell’ultimo passaggio, fino al 28’, quando Partipilo ha finalmente concretizzato la supremazia territoriale, portando in vantaggio, meritatissimo, i giallazzuri.
Un primo tempo sontuoso quello della squadra di Bianco, probabilmente il migliore in stagione. Unico neo, non essere riusciti ad andare al riposo con un vantaggio più ampio, vista la superiorità dimostrata per tutti i 46 minuti della frazione. Tutta un’altra gara nel secondo tempo perché, come prevedibile, i campani sono tornati in campo con un piglio diverso, costretti a tentare di recuperare lo svantaggio. I giallazzurri hanno tentato con grande spirito di sacrificio di arginare la veemenza dei padroni di casa e al 58’ Cerofolini è stato bravo a salire in cattedra dicendo no alla gran conclusione di Cerri.
Bianco, annusate le difficoltà, ha cambiato tutto il tridente al 60’, richiamando in panchina in un sol colpo Ambrosino, Begic e Partipilo, gettando nella mischia Pecorino, Ghedjemis e Distefano (al rientro dopo mesi di assenza). E’ stato però Ghiglione (ancora un ex), al 62’ a pareggiare dopo un assist incredibile e sfortunato fornitogli da Bohinen, che era rotolato a terra dopo un contrasto in area che né arbitro, né Var hanno ritenuto punibile. Una rete goffa quella subita, l’ennesima di una stagione nella quale la dea bendata non ha mai voluto dare una mano ai ciociari.
La partita di Distefano è durata soltanto 23 minuti, complice l’espulsione di Di Chiara che ha lasciato in dieci i giallazzurri nel finale di partita. L’attaccante ha lasciato il posto a Jeremy Oyono. Espulso anche Kone al 94” i canarini hanno chiuso in 9 e per la prossima delicata sfida interna contro il Mantova avranno tre squalificati perché anche Monterisi non ci sarà per somma di ammonizioni.
Una domenica interlocutoria dunque, nulla è cambiato in classifica, ma le partite sono sempre meno.