Ossessione e persecuzione
La misura cautelare contro un uomo che non accettava la fine di un rapporto professionale
Mattina del 3 maggio, Ferentino. I Carabinieri della Stazione locale, coordinati dalla Compagnia Carabinieri di Anagni, hanno eseguito un’ordinanza di divieto di avvicinamento alla persona offesa, nei confronti di un uomo di 33 anni, residente in città. Il provvedimento, disposto dal G.I.P. del Tribunale di Frosinone, prevede anche l’applicazione del braccialetto elettronico per il controllo a distanza.
Il trentatreenne, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati a reati riconducibili al cosiddetto “Codice Rosso”, è ora indagato per atti persecutori nei confronti di una donna trentenne, con la quale aveva avuto esclusivamente rapporti di natura professionale.
Il corteggiamento molesto
Lettere, fiori e dediche social: la spirale persecutoria che ha portato alla denuncia
Quella che per la donna doveva essere una normale collaborazione lavorativa si è trasformata in un incubo. L’uomo, non rassegnandosi all’interruzione del rapporto, ha dato inizio a una serie di comportamenti sempre più ossessivi: messaggi insistenti e prolissi, regali non richiesti, dediche pubblicate sui social, fiori lasciati all’ingresso dello studio, lettere infilate sotto la porta.
Un’escalation inquietante, culminata con la decisione della donna di denunciare tutto ai Carabinieri, spinta dalla necessità di tutelare la propria tranquillità e incolumità. Il suo racconto, dettagliato e circostanziato, ha trovato riscontro nei successivi accertamenti investigativi, portando all’emissione della misura cautelare.
Il quadro giudiziario
L’uomo è indagato: sarà un processo a stabilire le responsabilità
È importante sottolineare che, allo stato attuale, il soggetto è solo indiziato di delitto. La sua posizione sarà valutata nelle sedi giudiziarie competenti e solo un’eventuale sentenza definitiva potrà stabilire con certezza la sua responsabilità penale.
Nel frattempo, il dispositivo elettronico di controllo rappresenta un ulteriore strumento di tutela per la vittima, garantendo un presidio immediato in caso di violazioni del provvedimento.
L’intervento tempestivo dei Carabinieri di Ferentino e della Compagnia di Anagni testimonia la centralità della prevenzione e della repressione degli atti persecutori, in particolare quelli inquadrati nel contesto della normativa del Codice Rosso, che tutela le vittime di violenza e stalking.