Operazione all’alba nel cuore del Parco dell’Appia Antica
L’intervento delle forze dell’ordine su decisione del Comitato Provinciale per la Sicurezza
Con il primo chiarore del mattino, un’imponente operazione di sgombero ha avuto luogo all’interno del Parco Regionale dell’Appia Antica, teatro da mesi di un insediamento abusivo che aveva destato l’allarme di numerosi residenti. A guidare l’intervento, maturato in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, è stato il Prefetto di Roma, coadiuvato dalle pianificazioni tecnico-operative disposte dal Questore di Roma.
Sotto il coordinamento di un dirigente della Questura, l’azione ha coinvolto decine di uomini della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia Locale di Ciampino. Il loro compito: mettere in sicurezza l’area, rimuovere le baracche abusive e restituire dignità a un terreno profondamente compromesso.
Ventidue baracche abbattute e bonifica del terreno
Smantellato un sistema abusivo gestito con il “metodo del vassallo”
Nel corso dell’operazione sono stati demoliti circa 20 manufatti abusivi, ognuno di circa otto metri quadrati, costruiti intorno a un fabbricato centrale che si ritiene fosse occupato dal cosiddetto “capo del campo”. Secondo gli inquirenti, questi imponeva una sorta di “metodo del vassallo”: chi desiderava restare doveva pagare un “affitto” in cambio di un giaciglio fatiscente, privo di servizi igienici e infrastrutture minime.
Una situazione insostenibile che, oltre a configurarsi come una grave violazione edilizia, mostrava i tratti inquietanti di un sistema di sfruttamento sociale su persone fragili, compresi minori e famiglie con bambini.
Le segnalazioni dei residenti e l’aggressione alla troupe televisiva
Condizioni igienico-sanitarie critiche e rischio per la salute pubblica
Le sollecitazioni giunte da parte dei residenti sono state decisive per far scattare gli accertamenti. Il terreno risultava occupato abusivamente, con una situazione igienico-sanitaria ritenuta “estrema” dagli operatori sanitari e dalle autorità.
All’interno del campo vivevano animali domestici e ovini utilizzati per la produzione casearia, in assenza totale di controlli. A ottobre scorso, una troupe televisiva, giunta per documentare lo stato delle cose, era stata aggredita con il lancio di sassi, nel tentativo di evitare che si documentasse quanto accadeva dietro quelle lamiere.
Il supporto dei servizi sociali per i minori coinvolti
Il Comune di Ciampino attivo per l’assistenza e l’inclusione
Non solo forze dell’ordine. A operare nel campo sono stati anche i servizi sociali del Comune di Ciampino, già impegnati da settimane nel dialogo con gli occupanti. L’obiettivo era tutelare soprattutto i minori presenti nel campo e offrire soluzioni abitative temporanee che evitassero l’interruzione dei percorsi scolastici e assistenziali.
Un lavoro silenzioso, ma fondamentale, che si è affiancato all’azione repressiva, dimostrando la necessità di un approccio integrato e umano anche nei contesti più difficili.
Sequestri, indagini e nuove verifiche della Polizia
Arnesi da scasso e bigiotteria: possibile collegamento con furti
Durante le operazioni di sgombero, gli agenti hanno sequestrato arnesi da scasso, oltre a bigiotteria di dubbia provenienza, ritenuta con ogni probabilità provento di furto. Sono in corso ulteriori verifiche per chiarire eventuali responsabilità penali legate alla gestione del campo, allo sfruttamento degli occupanti e al possibile riciclaggio di merce rubata.
La Procura è al lavoro per fare luce su tutte le dinamiche e per assicurare alla giustizia i responsabili di un sistema che per troppo tempo ha prosperato nell’ombra.