🟥 Una mobilitazione che cresce
🟥 Più partecipazione e più determinazione nella seconda giornata di sciopero
Il 9 giugno 2025 è stata una data importante per i lavoratori di AVIO S.p.A. di Colleferro. Ben oltre 200 persone hanno aderito alla seconda azione di sciopero promossa da USB Lavoro Privato, dopo la prima, partecipatissima, mobilitazione del 20 maggio scorso. Una partecipazione crescente, carica di determinazione e rabbia, ma anche di una forte volontà di riscatto, ha animato il presidio organizzato in piazza Italia e il corteo che ha raggiunto Via degli Esplosivi, proprio di fronte a uno degli ingressi dell’azienda.
L’evento ha visto la partecipazione di Marco Benevento, membro dell’esecutivo nazionale USB settore Industria, di Stefano Pollari, responsabile provinciale USB per provincia di Frosinone e Colleferro, e di Gianni Bragalone, operaio AVIO e delegato sindacale, punto di riferimento per le questioni legate alla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Presente anche Cristiana Carrozza, consigliera comunale di minoranza al Comune di Valmontone.
Ecco le rispettive dichiarazioni a margine della manifestazione:
🟥 Marco Benevento, membro dell’esecutivo nazionale USB settore Industria: “Siamo accanto ai lavoratori di AVIO in questa battaglia giusta e necessaria: la dignità, la salute e i diritti non sono negoziabili.”
🟥 Stefano Pollari, responsabile provinciale USB per la provincia di Frosinone e Colleferro: “Questa mobilitazione è solo l’inizio: USB sarà sempre al fianco dei lavoratori finché non verranno ascoltate le loro richieste.”
🟥 Gianni Bragalone, operaio AVIO e delegato sindacale:
“Conosciamo sulla nostra pelle i rischi e le difficoltà quotidiane: è ora che l’azienda riconosca il valore e la voce di chi lavora davvero.”
🟥 Cristiana Carrozza, consigliera comunale di minoranza al Comune di Valmontone: “La politica locale non può restare indifferente: sono qui per dare sostegno concreto a chi chiede solo condizioni di lavoro eque e sicure.”
🟥 Le ragioni dello sciopero
🟥 La salute, la sicurezza e la dignità dei lavoratori prima di tutto
Alla base della protesta ci sono questioni rimaste irrisolte, nonostante le richieste ufficiali già avanzate da tempo. USB Lavoro Privato denuncia la totale mancanza di risposte da parte dell’azienda su salute e sicurezza, a partire dalla verifica dei dispositivi di protezione fino all’igiene degli ambienti di lavoro, spogliatoi inclusi. È stata inoltre evidenziata la pressione esercitata su lavoratori fragili – in particolare su coloro che usufruiscono della Legge 104 – e su chi ha aderito allo sciopero, creando un clima teso e intimidatorio.
🟥 La questione mensa e il diritto al benessere
🟥 Soppressione della navetta e ticket da 8 euro in cambio della pausa: un “baratto” inaccettabile
Particolarmente grave, secondo il sindacato, è la gestione del servizio mensa. A partire dal 3 giugno, è stata soppressa la navetta aziendale che consentiva ai lavoratori del primo turno di accedere al refettorio. Al suo posto, container adattati a mensa e ticket da 8 euro offerti ai dipendenti che rinunciano alla pausa. Una soluzione unilaterale, definita “inumana” da molti partecipanti allo sciopero, in violazione dell’accordo sindacale del 26 luglio 2004. Un vero e proprio attacco al benessere psicofisico dei lavoratori, già messi a dura prova da turni notturni e condizioni logoranti.
🟥 Bassa retribuzione e mancato riconoscimento professionale
🟥 Operai altamente specializzati, ma inquadrati ai livelli più bassi
Altro punto nevralgico riguarda le politiche salariali. Gli operai AVIO, nonostante siano altamente specializzati, percepiscono salari tra 1.300 e 1.400 euro mensili, lavorando su tre turni. Il loro inquadramento resta ai livelli più bassi (L1, L2, L3), con limitate prospettive di crescita. Una condizione che, unita alla mancanza di benefit e tutele adeguate, contribuisce a un clima generale di frustrazione e marginalizzazione.
🟥 Incontro con il Comune e richiesta di screening sanitario
🟥 USB incontra il vicesindaco e propone una campagna di prevenzione per i lavoratori
Durante la giornata di sciopero, una delegazione USB è stata ricevuta dal vicesindaco di Colleferro e da alcuni consiglieri comunali. In quell’occasione, oltre a denunciare le criticità all’interno dello stabilimento, è stata avanzata la proposta di un patrocinio comunale per una campagna di screening sanitario rivolta ai lavoratori esposti a rischi professionali. Un segnale importante che potrebbe rappresentare un primo passo istituzionale verso la tutela concreta della salute sui luoghi di lavoro.
🟥 Il corteo e la voce degli operai
🟥 Una marcia per la dignità, il rispetto e l’equiparazione dei diritti
Il corteo conclusivo ha attraversato le strade fino ai cancelli di Via degli Esplosivi, lanciando un messaggio chiaro: i lavoratori AVIO non accettano più di essere l’ultima ruota del carro. Chiedono pari diritti, dignità e rispetto, e denunciano un sistema che premia solo i quadri e gli impiegati, lasciando ai margini chi materialmente manda avanti l’azienda. La richiesta di equiparazione salariale e contrattuale tra operai e impiegati è stata gridata a gran voce, insieme al rifiuto di ogni forma di discriminazione interna.
🟥 Un movimento che non si ferma
🟥 USB: “Non torniamo indietro di un millimetro”
Al termine della giornata, i rappresentanti di USB Lavoro Privato hanno ribadito l’intenzione di proseguire la mobilitazione in assenza di segnali concreti da parte dell’azienda. “Non torniamo indietro di un millimetro”, è stato il messaggio conclusivo. Dopo anni di silenzio, i lavoratori hanno alzato la testa e preso la parola. E ora non intendono più abbassarla.
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