La cronaca degli ultimi giorni in provincia di Frosinone racconta di due vicende che hanno destato forte preoccupazione nelle comunità di Fiuggi e Boville Ernica. In entrambi i casi, nonostante i provvedimenti restrittivi disposti dall’Autorità Giudiziaria, gli aggressori hanno continuato a perseguitare i propri familiari, costringendo i Carabinieri a intervenire con tempestività e ad arrestarli in flagranza.
A Fiuggi, protagonista della vicenda è un uomo di 55 anni che da tempo sottoponeva la sua ex convivente a ripetute aggressioni, verbali e in alcuni casi anche fisiche. Nonostante l’ordine di divieto di avvicinamento emesso dall’Autorità Giudiziaria, l’uomo ha continuato a recarsi presso l’abitazione della donna. L’ennesima violazione ha reso necessario un nuovo intervento dei Carabinieri, che lo hanno tratto in arresto, restituendo un po’ di serenità alla vittima, provata da mesi di continue minacce e soprusi.
Scenario diverso ma ugualmente drammatico a Boville Ernica, dove un 37enne da tempo maltrattava i propri anziani genitori con insulti, aggressioni verbali e, in più occasioni, anche fisiche. Nonostante un provvedimento restrittivo che gli vietava di avvicinarsi ai familiari o contattarli telefonicamente, l’uomo ha continuato a presentarsi a casa dei genitori. L’ultima volta è arrivato persino ad aggredire fisicamente il fratello, intervenuto per difenderli.
L’immediata segnalazione dei Carabinieri al Pubblico Ministero di turno ha portato alla richiesta di aggravamento della misura cautelare. Il G.I.P. ha così disposto la custodia in carcere per il 37enne, che dovrà ora rispondere delle sue condotte violente. Il fratello, vittima dell’aggressione, ha riportato lesioni tali da richiedere cure mediche.
Due episodi diversi, ma accomunati da un unico denominatore: la difficoltà di spezzare la spirale di violenza domestica. I provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria sono strumenti fondamentali di tutela, ma non sempre riescono a frenare l’ostinazione degli aggressori. Da qui l’importanza della pronta risposta delle forze dell’ordine e della rete di supporto sociale, per garantire protezione concreta alle vittime di maltrattamenti.