Dalle prime ore della mattinata odierna, una vasta operazione antimafia è scattata tra Roma, Napoli, Terracina, Latina e in altri centri della provincia di Latina, dove i Carabinieri del Comando Provinciale di Latina stanno dando esecuzione a una complessa misura cautelare personale e reale nei confronti di cinque soggetti. Il provvedimento è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di Roma, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Roma, al termine di un’articolata attività investigativa.
Al centro dell’inchiesta vi sono cinque persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di scambio elettorale politico-mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, scambio elettorale e politico mafioso, trasferimento fraudolento di valori e turbata libertà degli incanti. Un quadro accusatorio che delinea un sistema strutturato di interferenze criminali nella vita economica e istituzionale, capace di condizionare appalti, consenso elettorale e flussi finanziari.
Tra i destinatari delle misure cautelari figura anche un soggetto ritenuto appartenente al clan camorristico “Licciardi”, storica articolazione della cosiddetta Alleanza di Secondigliano, organizzazione criminale di primo piano nel panorama della camorra napoletana. L’uomo – stando a quanto appurato dalle indagini – avrebbe assunto condotte tali da documentare il suo inserimento nel tessuto politico, economico, sociale e imprenditoriale della città di Terracina. Un elemento che rafforza la portata nazionale dell’operazione e conferma l’interesse delle mafie a espandere i propri affari ben oltre i confini territoriali di origine.
Parallelamente agli arresti e alle misure personali, è in corso l’esecuzione di un sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni immobili e quote societarie. Il valore complessivo dei beni sottoposti a vincolo supera i 10 milioni di euro, colpendo in modo diretto il patrimonio accumulato illecitamente e privando le organizzazioni criminali di risorse strategiche fondamentali.
L’operazione – di cui verranno resi noti i dettagli nelle prossime ore – rappresenta un nuovo, significativo colpo alle infiltrazioni mafiose nel tessuto politico ed economico del Lazio e conferma l’attenzione costante delle forze dell’ordine e della magistratura nel contrasto ai fenomeni di criminalità organizzata, soprattutto quando questi tentano di piegare i meccanismi democratici e il libero mercato.




