Arresto per maltrattamenti: la cronaca dei fatti
A Valmontone, i Carabinieri della Stazione locale hanno arrestato un uomo di 54 anni, accusato di gravi maltrattamenti nei confronti della moglie convivente. Il provvedimento, eseguito ieri mattina, è frutto di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Velletri. L’arresto rappresenta una risposta tempestiva e decisa da parte delle autorità, finalizzata a proteggere le vittime di violenza domestica.
Una denuncia che rompe il silenzio
La vicenda prende avvio dalla denuncia-querela presentata dalla vittima lo scorso 7 gennaio presso la Stazione Carabinieri di Valmontone. Dopo ventotto anni di matrimonio e la presenza di una figlia minore, la donna ha trovato il coraggio di raccontare una realtà drammatica, segnata da almeno sei anni di soprusi e umiliazioni. Secondo quanto dichiarato, il marito aveva iniziato a fare abuso di alcol e sostanze stupefacenti, una spirale che aveva aggravato il suo comportamento violento e ossessivamente geloso.
La paura e la violenza: un’escalation preoccupante
La vittima ha raccontato di frequenti insulti e aggressioni fisiche, in particolare a partire da agosto scorso. Per timore di ulteriori ripercussioni, non aveva mai richiesto certificazioni mediche, eccetto per un episodio avvenuto il 30 dicembre, quando un’aggressione le aveva procurato lesioni con una prognosi di dieci giorni rilasciata dall’Ospedale di Colleferro. Un nuovo atto di violenza, avvenuto nei primi giorni di gennaio 2025, è stato il punto di svolta che l’ha spinta a denunciare.
L’intervento dei Carabinieri e il codice rosso
Grazie alla denuncia, i Carabinieri di Valmontone hanno attivato il codice rosso presso la Procura di Velletri, una procedura che garantisce interventi immediati nei casi di violenza di genere. Ieri mattina, il 54enne è stato condotto presso il carcere di Velletri, assicurando così la protezione della donna e della sua famiglia.
Un impegno costante contro la violenza di genere
Il contrasto ai reati in ambito familiare è una priorità per i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, che collaborano con l’Autorità Giudiziaria per adottare provvedimenti rapidi ed efficaci. L’obiettivo è quello di tutelare donne, minori e genitori vittime di comportamenti aggressivi da parte di familiari conviventi, dimostrando che le istituzioni sono al fianco delle vittime.
Il rispetto della presunzione di innocenza
In questa fase del procedimento, l’indagato deve essere considerato presunto innocente fino a un eventuale accertamento definitivo di colpevolezza con sentenza irrevocabile, come previsto dal nostro ordinamento giuridico.