I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cassino hanno dato esecuzione a due ordini di carcerazione emessi dalla Corte di Appello di Napoli e dal Tribunale Ordinario di Ancona, il primo per l’espiazione di anni 8 di reclusione e il secondo per sei mesi della medesima pena, rispettivamente per il reato di atti sessuali con minorenni e per violazione continuata degli obblighi di assistenza familiare, nei confronti di un ragazzo 37enne, originario e residente nell’hinterland napoletano. L’uomo, dopo la sentenza definitiva di condanna inflitta dello scorso settembre dall’Autorità Giudiziaria campana si era reso irreperibile ed è stato rintracciato proprio a Cassino ove si era rifugiato, protetto da una ragazza 30enne del luogo, con la quale aveva instaurato una relazione sentimentale.
La donna è stata denunciata in stato di libertà alla Procura di Cassino per favoreggiamento personale in quanto forniva concreto supporto e aiuto finalizzato ad eludere le investigazioni e l’individuazione da parte degli inquirenti e in tale direzione, proseguono le indagini al fine di appurare se altre persone, ne abbiano consapevolmente coperto o agevolato la clandestinità.
Le ripetute e intense attività di osservazione e controllo effettuate dai militari dell’Arma, svolte in abiti civili anche in orario notturno, avviate dopo aver avuto vaga e frammentaria notizia che sul territorio fosse presente un soggetto ricercato nascosto della giovane, ospitato all’interno in un immobile non meglio precisato situato nel centro del cassinate, sono proseguiti per diversi mesi al fine di poter accertare l’esatta ubicazione dell’abitazione (che successivamente veniva appurato fosse stata presa in locazione con generalità e documenti fornite da altri soggetti di cui verrà valutata la posizione) e nel contempo ottenere concreti elementi circa l’effettiva presenza del soggetto nel luogo.
Nonostante tutte le manovre elusive messe in atto, compreso il camuffamento dei tratti somatici grazie all’utilizzo costante di copricapi e della mascherina per le vie aeree, i militari dopo diversi pedinamenti sono riusciti a bloccarlo nei pressi di un esercizio commerciale della zona, non distante dal plesso universitario, mentre era a bordo di una autovettura condotta dalla compagna.
L’uomo che nella circostanza non ha tentato la fuga o opposto resistenza ai militari dell’Arma, seppur sprovvisto di documenti confermava immediatamente la propria identità ed appariva quasi sollevato del termine delle sua latitanza, apparentemente più preoccupato di poter dimostrare in sede giudiziaria la propria estraneità ai fatti contestati, che risalgono a circa 10 anni fa, nel cui ambito ha già proposto, tramite i propri legali, istanza di riesame del provvedimento.