Alle prime ore dell’alba di oggi – mercoledì 9 febbraio 2022 – è stata posta in esecuzione ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Napoli nei confronti di cinque persone, tra le quali figura anche l’ex generale di divisione della Guardia di Finanza Fabrizio Lisi, nativo di Stragolagalli.
Stando a quanto si legge in una nota stampa a firma del procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli dott. Giovanni Melillo, Lisi – assieme a Roberto Penna, all’epoca dei fatti sostituto procuratore presso il Tribunale di Salerno, Maria Gabriella Gallevi, avvocato del Foro di Salerno, e degli imprenditori Francesco Vorro e Umberto Inverso – sono ritenuti, allo stato, “gravemente indiziati dei reati (corruzione per l’esercizio delle funzioni, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione in atti giudiziari e induzione indebita a dare o promettere utilità) oggetto delle investigazioni fin qui condotte, delegate al Raggruppamento Operativo Speciale dell’Arma dei Carabinieri”.
Le indagini sono state condotte dalla Procura di Napoli e dai Carabinieri del Raggruppamento operativo speciale che già nel mese di luglio del 2021 avevano messo in campo perquisizioni nei confronti dei soggetti oggi arrestati. Stando alle indagini, il pubblico ministero informava gli imprenditori delle inchieste che li riguardavano e delle quali era proprio lui ad occuparsi. Inoltre, la compagna dell’ex pm, anche lei coinvolta nell’inchiesta, proprio grazie al magistrato avrebbe ottenuto incarichi professionali, mentre lui in cambio avrebbe chiuso un occhi sulle indagini a carico degli imprenditori.