di Giorgio Stirpe
Punto importante, partita gagliarda, in un momento difficile a causa delle tante assenze hanno compromesso la forza del Frosinone in casa. Ecco quindi che lo 0-0 contro il Torino, avversario solido, è da considerarsi più che positivo. Prima gara senza reti allo Stirpe dove i giallazzurri avevano sempre fatto gol ma, allo stesso tempo, ne avevano sempre subito almeno uno.
Come detto, alla vigilia, c’era più di qualche perplessità per via di un’infermeria piena di pedine fin qui fondamentali per il cammino dei ciociari, e una squalifica pesante.
Di Francesco è stato però molto bravo a responsabilizzare in settimana coloro che avrebbero giocato per la prima volta o quasi. Il risultato è stato soddisfacente.
Prima da titolare per Kaio Jorge, scelto dal tecnico giallazzurro al centro dell’attacco, con Cuni e Cheddira relegati in panchina pronti a subentrare. Il brasiliano continua nel suo percorso di crescita, e dopo i 25 minuti contro il Milan, ha convinto il tecnico giallazzurro, con il lavoro settimanale, a contare sul suo apporto in maniera più consistente rispetto a quanto fatto in precedenza. Il puntero carioca, che ha sentito aria di derby al pari del suo compagno Soulè, entrambi provenienti dalla Juventus, si è mosso molto ed è stato molto pericoloso in una circostanza al quarto d’ora del primo tempo, fermato solo dall’ottimo intervento di Milinkovic Savic e, ancor di più, al 6′ della seconda frazione quando il portiere serbo si è superato sul piattone del numero 9 quasi dal dischetto del rigore.
Frosinone, come detto, con i cerotti a centrocampo per via delle assenze contemporanee dei due titolari della mediana Mazzitelli (che sta recuperando dall’infortunio) e Barrenechea (squalificato), e Di Francesco che ha così deciso di affidare le chiavi della zona nevralgica del campo a Brescianini e Gelli, anche lui per la prima volta titolare in questa stagione, affiancati da Garritano che alla mezz’ora del primo tempo ha divorato un’occasione colossale. I centrocampisti giallazzurri sono stati bravi sia in fase di interdizione che di costruzione mettendo in difficoltà i dirimpettai granata, spesso costretti affannosamente a rincorrere.
Anche in difesa c’era emergenza, con l’assenza di Marchizza (rientrerà tra qualche mese) e vista anche la condizione di Lirola, Di Francesco ha scelto la difesa a tre (Monterisi, Romagnoli, Okoli) ben strutturata fisicamente da opporre ad attaccanti di peso quali Zapata e Sanabria, con quest’ultimo risultato mai pericoloso.
Mosse tecnico-tattiche che hanno permesso al Frosinone di disputare un ottimo primo tempo e rendersi molto pericoloso in almeno tre-quattro circostanze, lasciando le briciole al Torino che, invece, ha faticato a trovare la chiave, ad eccezione del legno colpito dalla lunga distanza da parte di Ilic al minuto 44′.
Di Francesco ha buttato nella mischia anche Lulic, che ha potuto così festeggiare il suo debutto in campionato dopo tanta panchina. Il croato non ha avuto tempo né modo di incidere ma è importante per lui aver avuto l’opportunità di togliere un po ‘ di polvere dalle sue spalle.
Bene ancora una volta Turati, sempre attento e reattivo come nell’occasione del 73′ quando ha neutralizzato un pericoloso sinistro di Zapata e su quello di Karamoh (82′). L’ingresso in campo di Seck e lo stesso Karamoh ha creato qualche apprensione nel finale con mischie paurose in piena area che i ciociari sono stati bravi a neutralizzare.
Al triplice fischio il sospiro di sollievo della tifoseria ha dato la dimensione della paura che aveva assalito un po ‘ tutti. Il Frosinone tocca così quota 19 punti, restando saldamente lontano dalla zona retrocessione.
LE PAROLE DI DI FRANCESCO
Questa squadra di sorprende sempre di più. Contro una squadra importante abbiamo creato tante occasioni lasciando a loro solo un’occasione. Abbiamo fatto la partita che dovevamo, facendo giocare alcuni ragazzi che erano reduci da infortuni. Abbiamo fatto un clean-sheet (0-0) e anche questo è positivo. Devo dire bravo a tutti i ragazzi che si allenano sempre con grande forza e voglia, mettendosi l’uno a disposizione dell’altro. Tutti si sono fatti trovare pronti e questa è la mentalità giusta.
LE PAROLE DI JURIC
Volevamo vincere ma il punto ci sta, non siamo molto fortunati con gli arbitri ultimamente. Anche il Frosinone ha avuto occasioni, ma va bene così, la squadra si allena bene, sbaglia poco, potevamo avere più punti, sono contento, Di Francesco sta allenando bene e in casa sono sempre difficili i ciociari. Abbiamo avuto tante opportunità nel finale ma non le abbiamo sfruttate a dovere.
IL TABELLINO
FROSINONE (3-4-3): Turati; Monterisi, Okoli, Romagnoli; Oyono, Brescianini, Gelli (26’ st Lulic), Garritano (15’ st Lirola); Soulè, Kaio Jorge (37’ st Cheddira), Ibrahimovic (26’ st Caso). A disposizione: Frattali, Cerofolini, Baez, Cuni, Kvernadze, Harroui, Bourabia, Lusuardi. Allenatore: Di Francesco.
TORINO (3-4-1-2): Milinkovic Savic; Tameze, Buongiorno, Rodriguez (38’ st Zima); Bellanova, Vlasic (27’ st Seck), Ricci (19’ st Djidji), Ilic, Vojvoda (27’ st Lazaro); Sanabria (27’ st Karamoh), Zapata. A disposizione: Gemello, Popa, Pellegri, Sazonov, Gineitis, Soppy. Allenatore: Juric.
ARBITRO: Luca Massimi di Termoli (Cb)