La notizia dello stop alla produzione annunciato da Novo Nordisk nello stabilimento di Anagni ha innescato una mobilitazione immediata delle istituzioni. Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, in qualità di commissario straordinario di Governo, ha convocato con urgenza i vertici italiani e internazionali dell’azienda farmaceutica danese per un incontro che si terrà nei prossimi giorni.
L’obiettivo è chiaro: fare un punto della situazione e individuare soluzioni concrete per evitare che la decisione dell’azienda si traduca in una perdita di posti di lavoro e in un ridimensionamento delle attività produttive in uno dei siti industriali più importanti della provincia di Frosinone. La questione è considerata di massima priorità, tanto da richiedere un intervento immediato ai più alti livelli istituzionali.
Il presidente Rocca non si è limitato alla convocazione dei vertici aziendali, ma ha già avviato contatti diretti con il Gabinetto del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Una mossa che testimonia la volontà di affrontare la crisi con un approccio coordinato tra istituzioni regionali e governo centrale, nella consapevolezza che il sito produttivo di Anagni riveste un ruolo strategico per l’economia del territorio e per il settore farmaceutico nazionale.
Lo stabilimento anagnino di Novo Nordisk, multinazionale leader nella produzione di farmaci per il diabete e altre patologie croniche, rappresenta infatti un punto di riferimento occupazionale per l’intera provincia di Frosinone e per il Lazio. La decisione di fermare la produzione rischia di avere ripercussioni significative non solo sui livelli occupazionali, ma sull’intero indotto economico legato all’attività dello stabilimento.
La Regione Lazio è costantemente al lavoro per cercare una soluzione che possa salvaguardare i posti di lavoro e garantire le prospettive produttive industriali del sito. Il governo nazionale ha già classificato lo stabilimento di Anagni come sito di interesse strategico nazionale, un riconoscimento che sottolinea l’importanza della struttura per il sistema produttivo italiano e che dovrebbe facilitare l’attivazione di tutti gli strumenti necessari per scongiurare la chiusura.
L’incontro tra il presidente Rocca e i vertici di Novo Nordisk si preannuncia cruciale per il futuro dello stabilimento e dei suoi lavoratori. Sul tavolo della trattativa ci saranno probabilmente le motivazioni che hanno spinto l’azienda a questa decisione, le possibili alternative e gli strumenti che le istituzioni possono mettere in campo per invertire la rotta.
La vicenda riaccende i riflettori sulla necessità di politiche industriali capaci di trattenere sul territorio nazionale le produzioni strategiche, in particolare nel settore farmaceutico, che la pandemia ha dimostrato essere fondamentale per la sicurezza e l’autonomia del Paese. La partita che si gioca ad Anagni riguarda non solo il futuro di centinaia di lavoratori, ma anche la capacità dell’Italia di mantenere e valorizzare il proprio tessuto produttivo in un settore ad alto valore aggiunto.
Nei prossimi giorni si capirà se la mobilitazione delle istituzioni e l’interlocuzione con i vertici aziendali potranno portare a una soluzione positiva. Nel frattempo, i lavoratori e l’intera comunità locale attendono con apprensione gli sviluppi di una vicenda che potrebbe segnare il futuro industriale di uno dei siti produttivi più importanti della provincia di Frosinone.




