Gli accertamenti, svolti dalla D.I.G.O.S. della Questura di Frosinone, hanno portato all’identificazione di due supporters che, nel corso della manifestazione sportiva, hanno utilizzato materiale pirotecnico vietato dalla normativa.
In seguito ad accurati accertamenti svolti dai poliziotti della D.I.G.O.S. della Questura di Frosinone, supportati dalle immagini in possesso degli operatori della Polizia Scientifica ed estrapolate dalle telecamere di videosorveglianza dell’impianto, sono stati identificati due tifosi del Palermo che, nel corso della gara tra la compagine locale e la squadra siciliana, si sono resi responsabili dell’utilizzo all’interno dello stadio di materiale pirotecnico vietato dalla normativa vigente.
Tale comportamento è stato attentamente valutato nel corso di un’approfondita istruttoria condotta dagli agenti della Divisione Anticrimine della Questura e, sulla base delle risultanze raccolte, il Questore ha adottato nei loro confronti il DASPO, ovvero il provvedimento di divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive, rispettivamente di cinque e tre anni.
Nel primo caso il tifoso colpito da DASPO aveva acceso un artifizio pirotecnico che lanciava in direzione del terreno di gioco a ridosso del personale steward.
Nei suoi confronti è stato altresì prescritto l’obbligo di firma in quanto già destinatario di un altro provvedimento di divieto di accesso alle manifestazioni sportive per un periodo di tre anni.
Nel secondo caso invece veniva acceso e posizionato a terra, al termine della gara, un artifizio pirotecnico che sprigionava una densa cortina di fumo che ha avvolto gli spettatori che si trovavano nel settore ospiti.
I citati provvedimenti sono un chiaro segnale, come da direttive impartite dal Questore Condello, che la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica sono obiettivi primari e che devono essere sempre garantiti; il rispetto delle regole deve essere la peculiarità essenziale di ogni contesto aggregativo, stadio di calcio compreso.