Il mar. Raffaele Renzullo, comandante della Stazione dei Carabinieri di Vico nel Lazio, ha tenuto una bella lezione di sicurezza sul tema legato alle truffe ai danni delle persone anziane.
Un vero e proprio vademecum rivolto alle persone sole e avanti con l’età, tra le vittime preferite dei malviventi. “Innanzitutto è bene precisare – sottolinea il maresciallo Renzullo – che l’anziano raggirato si sente in colpa di essere caduto in una truffa, perché questa tipologia di reato colpisce la sfera emotiva“.
Nella sede del centro anziani di Vico nel Lazio, alla presenza del presidente Carmela Frantellizzi e del segretario Roberto Magnanti, sotto la lente è finita la prevenzione, l’escalation dei reati e la tipologia del raggiro. Il comando provinciale dei carabinieri, tramite il maresciallo Renzullo, ha elencato alcune tra le truffe più frequenti ai danni di persone anziane, offrendo degli ottimi consigli sull’utilizzo del bancomat, sulle modalità di ritiro della pensione, accorgimenti sulle modalità di custodire preziosi e denaro, infine sull’utilizzo dei social come divulgazione di informazioni utili ai delinquenti. A riguardo, un avviso per gli uomini: non accettate di inviare foto a donne avvenenti perché questo gesto potrebbe trasformarsi in una estorsione”.
Tra le truffe più comuni, al primo posto, c’è quella delle banconote, con i malfattori che entrano in azione al ritiro della pensione; poi abbiamo la truffa del pacco: tramite un finto ordine si chiede il pagamento di una somma che è il guadagno dei ladri.
La truffa della lotteria invece prevede che la vittima riceva una lettera che annunci la vincita di un premio e per il ritiro deve spedire del denaro. E ancora la truffa del phishing. Si tratta di un messaggio che invita a immettere dei dati personali, facendo finta di essere collegati a un finto sito di una banca. “Raccomandazione: non dovete compiere alcuna operazione che richieda l’invio dei dati on line perché gli istituti di credito e Poste Italiane non fanno questo tipo di servizio” ricorda il maresciallo Renzullo.
Ci sono le truffe delle finte donazioni o dell”eredità: i delinquenti accompagnano la vittima a ritirare del denaro per pagare la parcella al notaio. Una volta prelevato il denaro, l’anziano viene fatto scendere.
La truffa dei falsi dipendenti Inps, Telecom o Enel, dei volontari delle associazioni di beneficenza o di altri Enti: “Fate attenzione ai falsi addetti”. Poi c’è la truffa dell’incidente. I malfattori si qualificano come carabinieri o avvocati, avvertendo che il figlio ha subito gravi conseguenze e servono soldi per curarsi.
“Questa tipologia di truffa – ha ricordato il maresciallo Renzullo – è stata fatta anche in questa zona di Vico nel Lazio”.
Simile è anche la truffa dell’arresto: i malviventi si qualificano come carabinieri e avvisano che un parente è stato arrestato, chiedendo un anticipo sulle spese legali: “è bene sottolineare che le Forze dell’ordine si qualificano sempre, indossano la divisa di ordinanza e hanno sempre una pattuglia al seguito, pertanto non aprite la porta a pseudo agenti in borghese se non accompagnati da carabinieri in divisa, se non si qualificano tramite un apposito tesserino e da una pattuglia presente comunque sul posto“.
Infine massima attenzione agli acquisti facili, a costi troppo bassi, perché dietro si nascondono delle truffe frequenti.
“Oggigiorno bisogna usare la massima prudenza e in ogni caso, davanti a dubbi e incertezze, è sempre bene chiamare il 112, cioè il numero unico per le emergenze, oppure il numero fisso della caserma territoriale di riferimento“.
I quaranta anziani di Vico nel Lazio, presenti all’appuntamento, hanno molto apprezzato l’iniziativa chiudendo l’incontro con un lungo applauso.