Sostenere la propria squadra con entusiasmo, senza mai degenerare in comportamenti antisportivi e violenze. Anzi: promuovendo una cultura sportiva a carattere inclusivo, di contrasto all’emarginazione sociale, trasmettendo – ogni volta – valori chiave quali la lealtà, il rispetto delle regole, il rifiuto della violenza, il lavoro di squadra, l’abitudine all’impegno, l’accettazione della sconfitta e la gestione della vittoria.
Testimonial di questo tipo di “tifo sano” non sono personaggi famosi del mondo dello sport o dello spettacolo ma una decina di ragazzi – tutti giovanissimi. La loro squadra del cuore non è la Juventus, l’Inter o la Roma, ma l’Acuto Calcio una squadra che sta dando buoni risultati nel girone C della Terza Categoria, spesso confrontandosi anche con squadre romane molto conosciute nella Capitale. Loro sono gli Ultras Acuto e ad ogni partita fanno sentire la propria presenza incitando gli 11 in campo con tamburi e fumogeni di colore rosso e blu, colori sociali del team, sempre muniti di bandiere e sciarpe degli stessi colori. E ad ogni partita che l’Acuto Calcio gioca in casa di buon grado fanno un bel pezzo di strada a piedi per recarsi al campo sportivo comunale, visto che si trova un po’ fuori paese.
Davvero un bell’esempio, quello di questi ragazzi ai quali – su segnalazione del nostro caro collaboratore ed amico Pietro – abbiamo voluto dedicare questo articolo!