Morti annunciate e che sono sotto gli occhi di tutti, ma che il più delle volte passano sotto silenzio; stragi silenziose di animali che – ogni giorno – vengono investiti dalle auto in transito, specie nei luoghi in cui è rilevante la presenza di strade e infrastrutture che attraversano potenziali corridoi di colonizzazione delle varie specie. Come nel caso della via Anticolana, che collega Anagni a Fiuggi. O come nel caso di centinaia di altre strade – utili a veicoli e merci di spostarsi rapidamente ma che rappresentano una seria minaccia alla conservazione della biodiversità in quanto causa di degrado e frammentazione degli habitat, fonte di disturbo e inquinamento, ostacolo ai movimenti e alla diffusione della fauna.
Ne avevamo già parlato alcune settimane fa, su questo giornale; oggi torniamo a parlarne: l’occasione ce la dà un altro evento tragico accaduto questa mattina proprio sulla via Anticolana dove un giovanissimo cervide è stato colpito, fortunatamente di struscio, da un’auto che sopraggiungeva: il conducente dell’auto poco o nulla ha potuto per evitare l’impatto con l’incauto animale.
L’ungulato è stato immediatamente soccorso dai Carabinieri Forestali di Anagni, dai volontari dell’Accademia Kronos Armando Bruni e Daniela Perinelli e dal personale dell’ASL Veterinaria di Frosinone; tremante, impaurito e dolorante è stato caricato a bordo di un’autovettura di servizio ed è stato trasferito al centro di Vico nel Lazio.
LA STRAGE SILENZIOSA SULLE STRADE DEL LAZIO
Quello di oggi – come detto – non è un episodio isolato. In tutto il Lazio si stima che ogni giorno, nella bella stagione, venga ucciso dai veicoli un numero compreso tra 1.000 e 10mila tra uccelli e mammiferi. Solo nel nostro Paese si calcola che in ciascuna provincia oltre 15.000 animali vengono travolti ogni anno, con una tendenza che è in continua crescita.
Numeri – in effetti – importanti, una strage silenziosa. E gli incidenti possono avere conseguenze anche per l’uomo, naturalmente.