di Achille Reali
Difficile chiudere l’opera di Antonio Poce in una definizione schematica, senza lasciare fuori qualche aspetto del suo lavoro. Da sabato 15 a domenica 30 giugno le opere dell’artista di Ferentino saranno esposte nella sala d’arte Crystal a Veroli, dando il via ufficiale alla nuova stagione di mostre Psycroma, che quest’anno avrà il titolo “Dall’arte alla mente”.
“L’Arte è memoria che diviene scrittura. La mia è arte intermediale, integrando codici e sistemi in visioni simultanee”. È quello che spiega lo stesso autore, presentando i suoi lavori realizzati ora su tela, ora su cartoncino da 600 grammi. Una multimedialità visiva che attraversa emozioni ed aspetti della psicologia dello spettatore, portandolo a dover riflettere sul messaggio inviato da Poce.
Segno e grafia si intrecciano in una composizione con continui rimandi ad esperienze che lo portano poi ad “esporre in pubblico sempre ed esclusivamente quanto già sperimentato”. Spiega di non amare le contaminazioni “per istintiva diffidenza verso tutto ciò che allude al dividere”, ciononostante nella sua opera convivono integrandosi magicamente segni di scrittura a caratteri medievali con lamine d’oro 23 carati, forme basilari a tratti ancestrali con impatti cromatici pieni e corposi.
Insomma l’opera di Antonio Poce coinvolge lo spettatore sotto molteplici aspetti, finendo per creare un modello estetico in cui si sommano vecchi e nuovi alfabeti espressivi, perfettamente compatibili con le esigenze attuali e contemporanee di un linguaggio intermediale. “Le mie opere sono innervate dalla tradizione, particolarmente da quella musicale”, racconta l’artista che nel suo vasto curriculum annovera, tra le altre attività, essere stato allievo del corso di composizione al conservatorio di Frosinone, tenuto dal maestro Ennio Morricone.
L’inaugurazione è prevista per sabato 15 giugno alle 17,00 in via Casalunga a Veroli, mentre la mostra potrà essere visitata anche su appuntamento, contattando galleria e artista attraverso i profilo social.