Ci sono anche quattro tifosi provenienti dalla provincia di Frosinone – due dei quali anagnini – tra i 12 colpiti dal provvedimento di divieto di accedere alle manifestazioni sportive emesso dal Questore di Roma dott. Carmine Belfiore a seguito dei disordini verificatisi lo scorso 19 marzo prima dell’inizio del derby S.S. Lazio – A.S. Roma.
Durante la fase dei controlli agli ingressi dello stadio, gli agenti della Polizia di Stato hanno rinvenuto addosso ad un tifoso giallorosso un cosiddetto “fumone”, vale a dire un artificio pirotecnico vietato. Altri tifosi, appartenenti allo stesso gruppo ultras, accortisi dell’accaduto, si sono scagliati contro gli agenti della Polizia di Stato e con la violenza sono riusciti a far fuggire il soggetto; grazie al caos creato, inoltre, altri tifosi sono riusciti a forzare i tornelli e far entrare indebitamente altre persone. Nell’occorso uno dei poliziotti è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso.
Le indagini, condotte dal commissariato Prati, insieme alla Digos capitolina e al Gabinetto interregionale di Polizia Scientifica, hanno permesso di identificare 12 persone, tra le quali – appunto – i tifosi ciociari, che avrebbero partecipato a vario titolo all’aggressione.
All’esito dell’istruttoria condotta dalla Divisione Polizia Anticrimine il Questore di Roma ha emesso 10 provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono le competizioni sportive (D.A.Spo) per quattro anni; per gli altri due ultras, essendo già destinatari di analoghi provvedimenti, la durata del D.A.Spo è di cinque anni e per loro è scattato anche l’obbligo di presentarsi in un ufficio di polizia in concomitanza con determinati eventi sportivi.
Degli eventi che hanno causato questi provvedimenti sono state redatte ed inviate alla Magistratura le relative informative di reato. Con i provvedimenti di cui sopra salgono a 19 i D.A.Spo. emessi dal Questore di Roma per i fatti dell’ultimo derby; sono invece 88 i D.A.Spo relativi al campionato in corso.