È online, sul sito istituzionale del Comune di Frosinone, a questo link, l’ordinanza per garantire maggiore decoro e sicurezza nel centro storico, rivolta ai proprietari e conduttori di immobili a destinazione commerciale, artigianale o di servizi della zona alta.
“Frosinone Alta – ha dichiarato il Sindaco Riccardo Mastrangeli – rappresenta un’ area che l’Amministrazione considera strategica per implementare l’articolato processo di valorizzazione del capoluogo. Oggi la gente si è innamorata nuovamente della parte antica del capoluogo; il centro storico è tornato di nuovo appetibile, recuperando la sua dimensione di polo attrattore. Ciò è accaduto in ragione del grande lavoro di studio e programmazione portato avanti dall’Amministrazione comunale, che intende proseguire su questo percorso di crescita a beneficio dell’intera città”.
”L’Amministrazione Comunale, attraverso il Progetto “Frosinone Alta”, mira alla conoscenza, conservazione e valorizzazione dell’area, attraverso l’elaborazione di specifiche azioni a breve, medio e lungo termine – ha dichiarato l’assessore al centro storico Rossella Testa – Frosinone Alta è tornata ad essere un polo culturale, commerciale e sociale, anche in considerazione di una serie di azioni messe in campo dall’amministrazione: si pensi all’acquisto, vantato da pochi Capoluoghi italiani, di due Teatri, il Teatro Comunale Nestor, attualmente oggetto di riqualificazione, e il Teatro Vittoria, che a breve sarà restituito alla cittadinanza; alla prima sede stabile dell’Accademia delle Belle Arti nel Palazzo Tiravanti; all’acquisto di Palazzo Munari adibito a nuova e prestigiosa sede comunale. A ciò si aggiungano gli interventi in corso di realizzazione, come l’ampliamento del Museo Archeologico in Via XX Settembre, la riqualificazione delle storiche arcate dei Piloni e la pedonalizzazione di Largo Turriziani, ormai punto di ritrovo dei giovani del territorio attraverso la manifestazione estiva Le Terrazze del Belvedere.
Il sintomo più evidente di criticità – ha proseguito l’assessore Testa – resta però la chiusura e il grande senso di degrado di molti piani terra commerciali. Con gli interventi operativi del Progetto Frosinone Alta, l’amministrazione ha quindi programmato le linee di azioni di valorizzazione, fra cui un avviso pubblico di un piano di strategia di marketing territoriale, con l’attivazione delle procedure per le manifestazioni d’interesse da parte dei proprietari di locali commerciali sfitti, siti al piano terra, con classificazione catastale C/1. Ciò al fine di migliorare il decoro urbano attraverso l’installazione di pannelli con stampa ad alta risoluzione, completamente removibili, come previsto dall’articolo 20 del Regolamento per l’Arredo e Decoro Urbano. Al fine di contrastare ogni attività che comprometta decoro e convivenza urbana e sociale, è stata quindi emessa l’ordinanza che demanda a proprietari e conduttori di immobili a destinazione commerciale, artigianale o di servizi della zona alta, la pulizia di locali commerciali, di servizio e artigianali, con spazi diventati ricettacolo di sporcizia e rifiuti vari, causando oltretutto gravi problemi di sicurezza e di igiene pubblica ed un forte degrado estetico, che si riflette altresì sull’immagine e la qualità di vita complessiva dell’area. Gli stessi soggetti dovranno garantire una adeguata e sicura chiusura di porte e finestre degli immobili inutilizzati, pulire le saracinesche e le soglie, rimuovere i rifiuti accumulatisi o gettati attraverso gli interstizi dei serramenti all’interno dell’immobile e pulire gli spazi rientranti rispetto alla proiezione lineare della facciata prospiciente la pubblica via, coprendo inoltre le vetrine dei locali inutilizzati, attraverso modalità e materiali, tali da rispettare il decoro estetico delle vie, e comunque a tenere pulite le vetrine stesse, fatta eccezione per eventuali comunicazioni di trasferimento dell’attività in altro luogo o dell’offerta di vendita o locazione dell’immobile o del fondo. Obbligo, inoltre, di sistemazione per le saracinesche fatiscenti e le tracce rimaste aperte per le varie utenze”.
Le violazioni all’ordinanza saranno punite a norma di legge. Ai sensi dell’art. 18, le violazioni del Regolamento per l’Arredo e Decoro Urbano, quando non comportino infrazioni penali o violazioni diversamente sanzionate dalla normativa statale o regionale, sono punite con la sanzione amministrativa da un minimo di € 500 a un massimo di € 5.000. I soggetti menzionati sono tenuti ad adempiere agli obblighi dell’ordinanza entro 60 giorni dalla pubblicazione, procedendo alle attività di ripristino a propria cura e spese.