di Giorgio Stirpe
E’ durata 16 minuti la partita del Frosinone a Firenze, tanto è bastato ai viola per avere la meglio dei giallazzurri con una goleada (5-1), non la prima subita in questa stagione. Eppure, per come era cominciata, sembrava potesse finire diversamente. L’impatto sulla partita è stato buono, i ciociari, con personalità, hanno cercato, soprattutto con Seck e Kaio Jeorge, di infastidire la retroguardia viola, riuscendo almeno in un paio di circostanze a calciare pericolosamente verso Terracciano.
Un controllo discreto del match, fino al 16′ quando la partita ha cambiato volto, e i giallazzurri si sono ritrovati, senza sapere neanche come, sotto di due gol, incassati nel giro di 3′ minuti (Belotti prima e Ikone poi, quest’ultimo aiutato da una deviazione). 180 secondi di smarrimento che hanno messo a nudo i soliti difetti del complesso canarino, in particolare le difficoltà di una difesa incerta (che Di Francesco ha schierato ancora a quattro), che andrebbe schermata meglio e aiutata di più dai centrocampisti e dagli esterni. E’ apparso ancora lontano dalla forma migliore e dai meccanismi di squadra il neo acquisto Valeri, sceso in campo titolare, che sull’esterno sinistro si è fatto spesso saltare.
I primi due gol, quelli che di fatto hanno quasi chiuso la partita, sono arrivati dalle sue parti, una fatica immane a tenere Ikone, e tanti altri errori in fase di disimpegno che hanno messo in apprensione la squadra. Il calciatore va sicuramente rivisto. Nel tentativo di reagire al doppio schiaffo, gli uomini di Di Francesco hanno più volte rischiato di capitolare ancora ed il gol di Martinez Quarta (43′) è apparso inevitabile. I giallazzurri sono rientrati in campo non troppo convinti, con le fragilità di sempre, cercando di rendere meno pesante il punteggio. Non sono mancate le occasioni per accorciare le distanze, due volte con Kaio Jeorge, ma l’undici di Italiano ha saputo far valere il tasso tecnico maggiore e una rosa profonda come poche in Serie A (sono entrati dalla panchina Bonaventura, Nzola, Arthur e Barak!), rispondendo colpo su colpo, ed ha affondato con Nico Gonzalez e Barak nel finale. In mezzo il gol della bandiera di Mazzitelli che non ha reso meno amara la giornata nel capoluogo toscano.
Con questo 5-1 il Frosinone ha adesso ha la difesa più battuta della massima serie ma la classifica è ancora buona e questo è ciò che più conta. Restano soltanto 3 i punti raccolti in questa stagione dai canarini lontano dallo Stirpe. Nella massima serie la vittoria in trasferta manca dall’aprile 2019, 0-1 dei ciociari con gol di Ciofani, proprio a Firenze, in quello che fu l’ultimo incontro con Stefano Pioli sulla panchina viola. La nota più bella della domenica i 1584 tifosi del Frosinone presenti sulle tribune del Franchi: sono stati immensi, hanno cantato per tutti i 93′ minuti senza mollare mai, incitando la squadra, applaudendo anche nelle difficoltà!
LE PAROLE DI DI EUSEBIO FRANCESCO
“Per le opportunità avute ad inizio, con un pizzico di malizia in più potevano andare in vantaggio. La Fiorentina ci ha creato problemi, non abbiamo difeso come dovuto, siamo andati in difficoltà in diverse occasioni. Dobbiamo difendere meglio di squadra e in questo dobbiamo crescere. Questa sconfitta non aiuta a livello psicologico, non meritavamo di prendere 3 gol nel primo tempo ma siamo stati ingenui. Questo non basta per raggiungere la salvezza, dobbiamo essere più compatti e solidi, continueremo a lavorare, anche io dovrò rivedere qualcosa per raggiungere tutti insieme la salvezza“.
LE PAROLE DI VINCENZO ITALIANO
“Abbiamo messo la voglia e l’atteggiamento giusto per vincere la partita. Siamo stati concreti, siamo riusciti ad aprire le maglie degli avversari, siamo andati in gol con tutti, sono contento per il Gallo Belotti, per come è arrivato e si è messo a disposizione con grande voglia e determinazione“.