Nuovo sit-in dell’UGL Chimici davanti ai cancelli della Sanofi di Anagni a sostegno dei lavoratori in staff leasing che l’azienda farmaceutica ha allontanato senza alcuna spiegazione. I rappresentanti sindacali hanno dato vita ad una raccolta firme tra gli impiegati e operai dello stabilimento (più di 60 in circa un’ora), per chiedere ai vertici della multinazionale di rivedere la propria posizione e stabilizzare lavoratori che per molti anni hanno prestato il proprio servizio con grande professionalità. Lasciati a casa retribuiti, prima della scadenza del contratto, a ridosso del Natale, “ai lavoratori – è scritto in una nota inviata a questa redazione – è stato anche impedito di partecipare ad un’assemblea interna per far evitare un loro contatto con i colleghi“.
Contemporaneamente è stata inviata una lettera inviata al CEO Sanofi Paul Hudson e al Presidente Marcello Cattani. Una missiva accorata che recita così:
“Gent.ssimi CEO dott. Paul Hudson e Presidente dott. Marcello Cattani, a scriverVi sono 10 Lavoratori dello Stabilimento della Sanofi di Anagni.
In Italia vige una legge per la quale le aziende possono usufruire del lavoro di personale assunto da un’altra società. Noi tutti lavoriamo all’interno del sito da tanti anni e non siamo mai stati assunti con contratto Sanofi.
Pur sentendoci parte integrante di Sanofi, lavorandovi chi da 15, chi da 14, chi da 10, chi da 8 anni, l’azienda ci ha comunicato che non intende più avvalersi delle nostre professionalità e vuole restituirci alla società interinale.
Non capiamo il perché di questa decisione! Pensavamo infatti dopo tanto tempo, impegno e dedizione, che avremmo avuto l’agognato contratto a tempo indeterminato. La decisione dell’azienda, se non verrà revocata, ci costringerà a vivere nella più completa incertezza, poiché le tutele che si hanno come lavoratori in Staff leasing interinali, al momento in cui si perde il lavoro, non sono le stesse di un normale contratto a tempo indeterminato.
La Sanofi ad Anagni sta investendo, continua ad assumere personale a tempo determinato, e ha dato luogo ad un esodo incentivato in maniera importante per dipendenti che volevano andar via.
Noi crediamo nei valori di Sanofi, nell’attenzione che ha sempre dimostrato nei confronti dei dipendenti, nella sensibilità dell’azienda verso le famiglie e il benessere dei lavoratori. Tuttavia oggi ad Anagni questi valori stanno venendo meno, e di ciò vorremmo che anche voi fosse al corrente. Tra di noi ci sono anche figli di ex dipendenti, di madri e padri che hanno lavorato ad Anagni per 40 anni.
Oggi sono con le lacrime agli occhi, non riconoscono più l’azienda che hanno lasciato, lo spirito di attenzione nei riguardi del dipendente che vigeva ai loro tempi dove una stretta di mano valeva più di ogni altra cosa. Tutto questo oggi sembra venuto meno.
Proprio a ridosso del Natale, viviamo nella più profonda inquietudine. Nelle nostre case, purtroppo non vige il clima di serenità che dovrebbe esserci in questo periodo. Tra qualche mese non sapremo come mantenere i nostri figli, come onorare i mutui ed i prestiti che abbiamo fatto per acquistare le nostre case. Lavorando da tutti questi anni in Sanofi, abbiamo raggiunto una grande professionalità, tuttavia la nostra età anagrafica difficilmente ci porterà a trovare un nuovo lavoro.
Spero che abbiate compreso la situazione che stiamo vivendo e auspichiamo un vostro aiuto, poiché non sappiamo proprio più che fare, se non pregare ed avere fede che qualcuno si ricordi di noi. Cogliamo l’occasione per un sincero augurio di Buon Natale”.
L’UGL Chimici continuerà a stare al fianco dei dieci lavoratori con nuove iniziative di protesta.