Nei giorni scorsi, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Frosinone hanno arrestato due stranieri, un diciannovenne ed una ventunenne, che avevano tentato di rapinare un uomo mentre stava prelevando del denaro al bancomat della banca Unicredit di via Marittima.
Erano da poco passate le 15:00 di giovedì scorso, quando un 74enne si è recato al bancomat per prelevare del contante. Nel momento in cui stava per digitare l’importo da ritirare, si è avvicinata una ragazza che, dopo aver finto di attendere pazientemente il proprio turno, con un rapido movimento della mano ha aumentato la cifra da erogare e ha sottratto le banconote dallo sportello. Seppur preso alla sprovvista, l’uomo ha reagito prontamente, bloccando la donna ma a darle manforte è intervenuto il suo complice diciannovenne, scatenando una colluttazione. Durante la “lotta”, la vittima è riuscita ad attirare l’attenzione delle persone che transitavano in quel momento in zona e degli impiegati della banca, che sono intervenuti per difenderlo, obbligando i due rapinatori a lasciare il denaro ed a scappare. I due stranieri in fuga sono stati tuttavia frenati dai presenti ed infine bloccati de condotti in caserma da una “gazzella” dei Carabinieri immediatamente intervenuta a seguito di richiesta al 112. La refurtiva è stata restituita alla vittima, che, pur riportando varie abrasioni, ha rifiutato di recarsi in ospedale, preferendo curarsi da solo.
I due stranieri, senza fissa dimora in Italia, sono stati tratti in arresto e portati presso il carcere femminile di Roma – Rebibbia e presso la casa circondariale maschile di Frosinone.
Il GIP del Tribunale di Frosinone, su richiesta della Procura della Repubblica, lunedì scorso, ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due gli arresti domiciliari.
È obbligo rilevare che gli indagati, destinatari della misura cautelare, sono allo stato, solamente indiziati di delitto, e la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudicato in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.