Pezzi di cordolo malconci caduti sotto i colpi del vandalismo e fagocitati dal verde selvaggio, panchine addobbate a festa con preservativi usati con i cestini limitrofi riversi nell’erba alta nella quale si nascondono cartacce e bottiglie. Come se non bastasse poi la presenza, a rendere quel fazzoletto di verde una sorta di campo minato, delle deiezioni canine non raccolte.
Questa la situazione del seppur splendido Parco della Rimembranza ai piedi di piazza Cavour, un angolo meraviglioso nel cuore del centro storico di Anagni che però ad oggi non sembra passarsela – tra rovi ed erbacce – affatto bene.
Ad accorgersene non solo alcuni residenti che – puntualmente – si sono rivolti al nostro giornale per denunciare questa paradossale situazione ma anche i tanti turisti che arrivano da ogni dove per visitare la città. “Un parco – ci scrive una nostra lettrice – che è oggi completamente dimenticato ed abbandonato a se stesso, con l’erba alta che avvolge ogni cosa e che è potenzialmente pericolosa in quanto covo ideale per il proliferare di zecche, topi e serpenti, aumentando il rischio di punture e malattie. E’ un vero peccato che non si abbia rispetto per luoghi di tale bellezza; tanti ormai usano il parco solo per far defecare i propri animali guardandosi bene dal raccogliere, poi, le deiezioni (a fronte – comunque – di un gran numero di proprietari di cani che, al contrario, portano sempre con sé le bustine di raccolta), per gettare bottiglie di alcolici, bivaccare e, ancora peggio, spacciare”.
LA FONTANA PIA, RICETTACOLO PER LE ZANZARE
Menzione a parte merita la storica Fontana Pia, eretta in onore di papa Pio XI nel 1874; è qui che l’acqua stagnante fornisce un ambiente più che favorevole al proliferare di zanzare e pappataci costringendo ad una malsana convivenza i residenti del centro storico che a causa della situazione sono costretti a tenere le finestre chiuse malgrado le roventi temperature estive di questi giorni.
Ci si auspica un pronto intervento risolutivo a tale situazione da parte delle autorità comunali preposte.